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Ufficio Stampa

COMUNICATI STAMPA 2007


BARRIERE ARCHITETTONICHE: UN REGOLAMENTO DEL COMUNE DI TORINO AIUTERA’ A ELIMINARLE

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Un impegno concreto nella lotta alle barriere architettoniche. Oggi il Comune di Torino ha approvato una deliberazione per rendere più accessibili, comodi e sicuri gli spazi nei quali si svolge la vita pubblica.

Il documento, proposto dai consiglieri Cerutti, Cugusi, Grimaldi e Salinas e approvato all’unanimità dalla Sala Rossa, con 40 voti favorevoli su 40 Consiglieri presenti, modifica il primo articolo del Regolamento per le modalità di erogazione dei contributi dati dall’Amministrazione comunale a progetti e iniziative di associazioni ed enti pubblici e privati senza fini di lucro.

D’ora innanzi ogni ente che riceverà un contributo dal Comune di Torino dovrà garantire che il progetto finanziato si svolga in assenza di barriere architettoniche. In alternativa, dovrà essere fornita assistenza alle persone svantaggiate per permettere la loro partecipazione, anche con ausili per lo spostamento e l’audizione.

Sanzioni durissime per chi non rispetterà la nuova disposizione del Regolamento: il contributo concesso verrà revocato. Totalmente, o parzialmente, a seconda della gravità della violazione.

A un anno di distanza dall’approvazione della Convenzione internazionale sui Diritti delle persone con disabilità da parte dell’Assemblea generale dell’ONU, il 13 dicembre 2006, oggi Torino adotta una norma all’avanguardia in Italia, su sollecitazione della Consulta per le persone in difficoltà, onlus che ha sede in città.

Un aiuto tangibile per garantire a tutti il libero accesso alle iniziative finanziate con denaro pubblico. Le persone con disabilità motorie, non vedenti, ipovedenti o sorde, o semplicemente le mamme con il passeggino, potranno così partecipare agli eventi promossi dalla Città.

L’accessibilità agli eventi, totale o condizionata, dovrà essere obbligatoriamente indicata in tutti i documenti che illustrano l’iniziativa: depliant, manifesti, volantini.

L’accessibilità riguarda sia gli spazi pubblici che privati nei quali si svolgono i progetti finanziati dal Comune di Torino. Qualora l’attività abbia luogo nei locali in cui ha sede l’ente organizzatore, le associazioni avranno tre anni di tempo dall’esecutività della deliberazione adottata oggi per adeguarsi alla normativa.

(M.Q.) - Ufficio stampa Consiglio comunale

Torino, 3 Dicembre 2007


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