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Ufficio Stampa

COMUNICATI STAMPA 2006


ALLA CIRCOSCRIZIONE 5 - UN MONUMENTO PER RICORDARE IL 1706 - DAI DISEGNI DI LUIGI NERVO ALLA REALIZZAZIONE DI UNA INSTALLAZIONE PERENNE

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A conclusione delle celebrazioni della battaglia di Torino del 1706 che per gran parte si svolse nel territorio della Circoscrizione 5, viene oggi posizionata, in via Verolengo 212, la scultura in acciaio inox del peso di circa 1000 kg. larga 8 metri ed alta 3.60 metri.

Il monumento commemorativo della battaglia del 1706 che oggi viene inaugurato è il risultato di più saperi: quello dell’artista Luigi Nervo che ha sempre creduto nella diffusione dell’insegnamento dell’arte nei vari settori educativi, gli ospiti del Centro di addestramento diurno disabili (C.A.D.D.), la ditta di Franco Scarafiotti, specializzata in carpenteria e montaggi, che dal disegno originale ha realizzato materialmente la scultura; infine, è il frutto della sensibilità della Fondazione Torino Musei e della Circoscrizione della Città rispetto ad un artista che non ha dimenticato il luogo dove egli nacque e che proprio al suo quartiere ha dedicato molto del suo tempo.

Il monumento “1706” è l’attuazione visiva e percepibile di un percorso didattico ben più complesso al quale Luigi Nervo lavorò collaborando con i disabili del Centro diurno di via Pianezza. In quest’ottica, ad esempio, lo spettacolo del 29 e del 30 settembre: “Canto per una data” – sempre pensato e ideato dall’artista - che avrà ancora per tema l’assedio del 1706, è un’altra sfaccettatura, un modo alternativo di approccio alla storia, di come questa possa essere insegnata ai ragazzi: insegnanti ed allievi coinvolti in prima persona nell’allestimento di una performances teatrale hanno mescolato i fatti, e, in un susseguirsi di cambi scena attuano un arduo parallelismo tra la guerra di Troia raccontata da Ulisse e le vicende dell’assedio così come le ricordava da Maria Bricca pescivendola in Lucento.

Così, l’attenzione verso quella che lui stesso chiamava la “diversitudine” ovvero verso l’attitudine alla diversità, ha portato quest’artista eclettico ad inventare nuovi linguaggi e nuovi metodi didattici con i quali entrare in contatto “con chi ha difficoltà a pronunciare le parole, con chi segue il suo pensiero e non riesce a seguire quello degli altri”. (ra.g)

Torino, 27 Settembre 2006


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