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La Circoscrizione 7 ha aderito al progetto di Ecomuseo Urbano della Città di Torino per promuovere e supportare, sul proprio territorio, progetti ed iniziative che favoriscano, fra i residenti, un maggior senso di appartenenza attraverso la riscoperta dei luoghi e della loro storia.
Al centro delle attività dell’Ecomuseo della Circoscrizione vi è il fiume Dora che attraversa l’intera Città prima di gettarsi nel Po. Questa scelta è stata determinata dalla volontà di tutelare e valorizzare questo corso d’acqua, oggi poco conosciuto e poco apprezzato, che ha però svolto un ruolo importante nella storia di Torino.
Nel passato l’acqua della Dora non solo ha alimentato pozzi ed acquedotti, ma è stata anche incanalata ed utilizzata come forza motrice per le prime attività manifatturiere da cui, nel corso dei secoli, si è poi sviluppata la grande tradizione industriale torinese.
La predominante presenza di attività produttive e commerciali sulle sue sponde ha condizionato la vita del fiume che è stato ingabbiato e trasformato in un canale al servizio degli stabilimenti.
Oggi, invece, dove sorgevano le grandi aree industriali ormai dismesse, sono sorti edifici per la residenza e per il terziario mentre, lungo il fiume, sono state realizzate ciclopiste ed aree verdi. Sulle sponde della Dora si sono stanziati l’Università, l’Italgas, gli uffici della Curia, grandi centri commerciali, uffici e residenze e, migliaia di torinesi, si stanno riappropriando di un fiume dimenticato.
La svolta definitiva si avrà quando, interrata la ferrovia, si potrà abbattere il muro di Corso Principe Oddone e, tutta la vasta area urbana in sponda Dora, sarà finalmente riunita e fruibile dai torinesi.
In questo contesto si inserisce l’Ecomuseo della Dora che vuole diventare il motore culturale che la Circoscrizione mette in campo per meglio supportare il recupero urbanistico, ambientale, sociale, culturale ed artistico del fiume e delle aree limitrofe.
Il progetto ecomuseale assume, inoltre, una valenza di attualità sociale perché, oltre ad interessare il nucleo problematico di Porta Palazzo-Borgo Dora, coinvolge anche le aree spondali in cui, oltre ai vecchi ed ai nuovi residenti, si registra l’arrivo quotidiano di migliaia di persone per ragioni di lavoro, di studio, di commercio, di svago.(e.b.)
Torino, 22 Settembre 2006