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Ufficio Stampa

COMUNICATI STAMPA 2006


IL CONSIGLIO COMUNALE DI TORINO:“La diplomazia prenda il posto delle armi” in Medioriente - Sala Rossa: Un Minuto di Silenzio per le Vittime

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Questa sera il Consiglio comunale di Torino, presieduto da Beppe Castronovo, ha approvato un ordine del giorno proposto dal capogruppo dell’Ulivo ( Andrea Giorgis (Ulivo) con l’unanimità di tutti i capigruppo Luca Cassano (Rifondazione Comunista), Gabriele Moretti (Moderati), Domenico Gallo (Comunisti Italiani) Gian Luigi Bonino (Rosa nel Pugno), Carlo Zanolini (Verdi per la Pace), Andrea Buquicchio (Italia dei Valori),Daniele Cantore (Forza Italia), Ennio Galasso (Alleanza Nazionale), Antonello Angeleri (UDC), Mario Carossa (Lega Nord), del presidente del Consiglio Beppe Castronovo e del vice Michele Coppola) che richiede che la“La diplomazia prenda il posto delle armi” in Medio Oriente.

Il documento precisa che “è indispensabile che l’opzione militare lasci il posto all’azione diplomatica e umanitaria per evitare una nuova guerra generalizzata e incontrollabile.”

Il Consiglio comunale si dichiara preoccupato per il futuro dello Stato di Israele, della Palestina e del Libano, sia per le condizioni di vita in cui si trovano le popolazioni dell’intera regione.

Tra l’altro l’amministrazione comunale è gemellata con la Città di Gaza ed è in procinto di formalizzare il gemellaggio con la Città di Haifa; con entrambe le città ha in corso progetti di cooperazione.

La Città di Torino spera che “si realizzi una pacifica convivenza dei popoli nell’area mediorientale, da raggiungere attraverso la coesistenza di un autonomo Stato della Palestina con lo Stato di Israele”.

Al riguardo il Consiglio comunale “esprime la sua solidarietà a tutte le vittime del conflitto e rivolge un pressante appello al Governo e al Parlamento italiano affinché assumano iniziative volte a difendere e salvaguardare i civili, fermando immediatamente le azioni belliche in atto; sollecitando nelle sedi opportune il ‘cessate il fuoco’ immediato”.

Si richiede infine di “aprire un corridoio umanitario per garantire le prime necessità alla popolazione civile, di instaurare un clima di tregua per favorire il dialogo per la definitiva regolazione delle dispute tra le parti e di sollecitare il Segretario Generale ONU ad intraprendere tutte le azioni necessarie per ristabilire le condizioni di sicurezza e di pace”.

(G.S.) - Ufficio Stampa del Consiglio comunale

Torino, 24 Luglio 2006


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