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Ufficio Stampa

COMUNICATI STAMPA 2006


TORINO AVRA' IL "PIANO REGOLATORE SOCIALE"

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L’Amministrazione comunale di Torino, unica in Italia insieme a Genova, redigerà un proprio Piano Regolare Sociale, un documento che le consentirà di valutare, progettare e realizzare interventi che coniughino trasformazioni urbanistiche, sviluppo economico e ogni scelta in ambito urbano, alle necessità di garantire a tutti i cittadini standard elevati di qualità della vita.
Questa mattina, nel corso della settimanale riunione della Giunta comunale, Marco Borgione, assessore a Famiglia, Salute e Politiche Sociali, ne ha presentato gli obiettivi e le modalità per predisporlo.
"La realizzazione del Piano Regolatore Sociale – ha spiegato l’assessore Borgione - coinvolgerà i diversi assessorati, le circoscrizioni cittadine, ma anche soggetti privati e si occuperà di interventi legati alla salute intesa come benessere complessivo del cittadino. Prenderemo come riferimento i parametri fissati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità - ha aggiunto l’assessore - e non saranno solo quelli legati alle patologie, ma verranno considerati anche il tasso di disoccupazione, la qualità dell’ambiente, i livelli di inquinamento di aria e acqua, la qualità dei servizi per lo sport e il tempo libero , la presenza di verde, il reddito, la percentuale di diversamente abili impiegati, lo stato delle abitazioni ed altro ancora."
Attraverso le lenti del Piano Regolatore Sociale si guarderà la città prima di tutto come l’insieme dei bisogni dei cittadini e, sulla base di questi, saranno progettati gli interventi. Insomma, la concezione di comunità prevarrà su quella soltanto urbanistica del territorio.
"Il Piano Regolatore Sociale – ha sottolineato Borgione - sarà uno strumento propedeutico alle scelte dell’Amministrazione comunale, che dovrà valutare l’impatto degli interventi sulla qualità della vita, realizzare una mappa dei bisogni e dare corso a investimenti condivisi da amministratori e amministrati".
"Per la redazione del Piano – ha concluso l’assessore a Famiglia, Salute e Politiche Sociali - non si partirà da zero, perché nel corso degli ultimi anni sono stati prodotti importanti lavori legati all’analisi dei bisogni delle persone e del territorio". (mge)

Torino, 18 Luglio 2006


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