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COMUNICATI STAMPA


L"ESERCITO DEI MORTI INVANO" RICORDATO IN SALA ROSSA

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IL SIGILLO CIVICO A FERRUCCIO MARUFFI, PRESIDENTE DEGLI EX DEPORTATI NEI LAGER

“Da questo momento, siamo iscritti al partito della testimonianza. E da oggi, uomini e donne non faranno più guerre preventive, ma si incontreranno per parlare e cercare di capirsi. Così ci dicemmo noi sopravvissuti del campo di sterminio di Mauthausen, all’indomani della nostra liberazione, nel maggio del 1945”. Di fronte ad una Sala rossa gremita, Ferruccio Maruffi, che ha ricevuto oggi il Sigillo Civico, ha rievocato la tragedia dei lager e, citando Primo Levi, ha ricordato “l’esercito dei morti invano”.
maruffi altamura chiamparino

Raffaele “Ferruccio” Maruffi, presidente regionale dell’ANED, l’associazione degli ex deportati nei Campi di sterminio, ha ricevuto la prestigiosa onorificenza (deliberata all’unanimità dall’assemblea elettiva di Palazzo Civico) dal presidente del Consiglio comunale Alessandro Altamura.
Altamura consegna il sigillo a Maruffi

“Maruffi, con il suo impegno civile e sociale, ci ricorda un passato che, nella sua tragicità, ha segnato un passaggio cruciale nella costruzione di un’Italia repubblicana e democratica” ha sottolineato Altamura., aggiungendo: “Questa onorificenza non è un gesto retorico, ma un modo di ribadire l’importanza della memoria storica di questa città”. La cerimonia ha visto anche gli interventi del sindaco Sergio Chiamparino (“è un segno dell’importanza che la nostra città attribuisce alle sue radici, che trovano nell’antifascismo, nella Resistenza e nella democrazia i loro fondamenti”), del presidente nazionale dell’ANED Gianfranco Maris e di Bruno Vasari, presidente onorario degli ex deportati.
Ferruccio Maruffi, nato nel 1924, partigiano, venne deportato a Mauthausen e Gusen nel marzo del 1944. Con lui, sullo stesso treno ( è stato ricordato durante la cerimonia), erano in 562: dopo poco più di un anno erano sopravvissuti in sessanta. Da allora Maruffi e l’ANED hanno svolto un’opera instancabile di testimonianza, soprattutto nei confronti dei giovani, anche organizzando, d’intesa con gli Enti locali, conferenze e viaggi d’istruzione nei lager in Germania, Austria, Polonia e altri paesi europei. “Un ufficiale nazista – ha concluso Maruffi tra gli applausi - ci disse: anche se riusciste a sopravvivere, non vi crederebbero neppure le vostre madri. Alle nostre mamme, non abbiamo osato raccontare l’orrore che abbiamo vissuto. Ma al garzone del macellaio, allo studente, all’operaio, a tutti, lo abbiamo voluto raccontare”.

Nella foto in alto: Ferruccio Maruffi, Alessandro Altamura e Sergio Chiamparino. In basso, il presidente Altamura consegna il Sigillo civico a Ferruccio Maruffi

(C.R.) - Ufficio Stampa del Consiglio comunale

Torino, 27 Ottobre 2005


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