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Ufficio Stampa

COMUNICATI STAMPA


I CONSIGLIERI CASTAGNO, DONAT CATTIN E GROSA SARANNO RICORDATI IN SALA ROSSA

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Martedì 18 ottobre alle 17,30, l’Associazione tra i Consiglieri Comunali già componenti il Consiglio Comunale presieduta da Dante Notaristefano organizza un incontro nella Sala Rossa di Palazzo Civico, per ricordare i consiglieri Luigi Castagno, Carlo Donat Cattin, Nicola Grosa.

Luigi Castagno detto Gino nato a Torino il 1893, è stato uno dei fondatori del movimento giovanile socialista. Dal 1910 è entrato a far parte della Fiom, fino a ricoprire cariche nazionali. E’ stato arrestato più volte per la sua attività sindacale e nel 1919 è stato costretto ad emigrare prima in Francia, poi in Belgio e infine in Italia sotto sorveglianza fascista. Nel 1943 ha militato nella Resistenza. E’ diventato consigliere comunale a Torino nel 1946 ed è stato rieletto più volte fino al 1971, anno della sua morte. E’ stato senatore e deputato per il Psi fino al 1943.

Carlo Donat-Cattin nato a Savona nel 1919, diventa torinese d’adozione. Le sue prime esperienze politiche avvengono negli anni ’50 tra i banchi del Consiglio comunale nelle file della Democrazia Cristiana, dove rimane in carica fino al 1960. Ha coltivato fin da giovane la passione per il giornalismo e ha collaborato con l’edizione torinese del giornale “L’avvenire d’Italia”. Diventa in seguito uno dei principali leader della Cisl e nel 1958 fa il grande salto nella politica nazionale, viene eletto alla Camera dei Deputati. Nel 1969 diventa Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale. Nel 1989 si forma il VI Governo Andreotti e Carlo Donat Cattin. Sarà la sua ultima carica, che lo vedrà protagonista nella lotta per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici. Morirà nel 1991 a Montecarlo.

Nicola Grosa è nato a Torino nel 1904 e viene ricordato come la figura più popolare del partigianato piemontese. Un uomo dalla fibra forte, tanto che se ne andava in giro per le montagne della sua regione, per recuperare i corpi dei partigiani. Nel 1921 per uno scontro con i fascisti, si fa dieci mesi di carcere, mentre nel 1931 sempre per lo stesso motivo si deve allontanare da Torino. Quando ritorna riprende l’attività antifascista clandestina. Per i suoi grandi meriti riveste per tredici anni la carica di presidente provinciale dell’Anpi. Dal 1951 al 1975 diventa consigliere comunale. Muore nell’agosto del 1978 a Torino.

(a.br.) Ufficio Stampa del Consiglio Comunale

Torino, 14 Ottobre 2005


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