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Domenica 2 ottobre, alle ore 17, a Cavoretto, presso la Chiesa parrocchiale di San Pietro in Vincoli, in via San Rocco, 29 saranno celebrati i vespri solenni della Madonna del Rosario. Successivamente, in processione, sarà raggiunta la cappella di San Rocco dove una messa solenne celebrata da Monsignor Giacomo Lanzetti precederà la cerimonia per la riconsegna dell'edificio alla comunità, al termine dei lavori di restauro.
La settecentesca cappella , di proprietà della Città di Torino, è un piccolo edificio di importanza storica e simbolica, utilizzato per le celebrazioni religiose.
L'Amministrazione comunale, attraverso l'architetto Rosalba Stura e in collaborazione con l’Associazione Amici dei Beni Culturali Piemontesi, aveva effettuato, nel corso del 2004, una serie di sopralluoghi per valutare lo stato di conservazione dell'edificio e, successivamente, ha predisposto il restauro.
Il progetto era stato esaminato dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio e dalla consorella Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico, ottenendo i rispettivi pareri favorevoli e, nel mese di maggio del 2005, sono state avviate le opere.
I beni artistici presenti all’interno della cappella, sono stati restaurati a cura dell’Associazione Amici dei Beni Culturali Piemontesi e attraverso l’intervento dei professionisti della Compagnia Italiana di Conservazione; un sodalizio, quello fra queste due realtà cittadine, a cui è legato anche il recente restauro dell’Arco del Valentino e quelli in corso della Fontana Angelica di piazza Solferino (in via di ultimazione) e del Ponte Umberto I.
Il restauro ha riguardato in particolare la tela dell’altare raffigurante "Madonna con Bambino, San Rocco e San Sebastiano" e la relativa cornice lignea, oltre all’altare ligneo con decorazione a finto marmo.
Spiega Giovanni Maria Ferraris, Vicepresidente della Circoscrizione 8: "L'intervento di recupero storico della cappella di San Rocco è il frutto di una efficace collaborazione congiunta tra l'Assessore Alfieri e il sottoscritto, grazie alla quale ho potuto seguirne tutte le fasi. E' un'opera che mi ha coinvolto con particolare sensibilità e che mi sento con gioia di inaugurare, nel ricordo del compianto Don Pietro Longo, dedicandola alla comunità di Cavoretto, a Don Paolo Fini e alle future generazioni".
(gf)
Torino, 29 Settembre 2005