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Per i torinesi i XX Giochi del ghiaccio e della neve saranno ben organizzati e avranno positive ricadute sull'immagine e sull'economia della città.
Un'attestazione di fiducia e di ottimismo verso la Torino olimpica emersa da un sondaggio condotto dal Dipartimento di Scienze sociali dell'Università di Torino (il quarto sulle aspettative e le valutazioni dei cittadini in tema di Olimpiadi invernali 2006, realizzato dell'ateneo torinese), i cui risultati sono stati resi noti questa mattina dal professor Chito Guala, coordinatore della ricerca e docente di Metodologia delle Scienze sociali e di Citymarketing presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Torino.
L'indagine è stata realizzata tra maggio e giugno del 2005, a sei mesi esatti di distanza dal terzo sondaggio (novembre 2004), a un anno e mezzo dal secondo (novembre 2003) e a due e mezzo dal primo (novembre 2002) ed è stata condotta attraverso interviste telefoniche, effettuate dalla società Metis con il sistema CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing), su una base campionaria di 4.500 persone residenti a Torino e 3.500 nelle valli olimpiche.
Le Olimpiadi, dunque, sono viste di buon occhio. L’84% degli intervistati (nel novembre del 2004 era l’80%) si dichiara favorevole al loro svolgimento nel capoluogo piemontese e l'83,4% ritiene che l'organizzazione dei Giochi avrà effetti positivi Torino e la sua provincia.
Dal 77% l'evento è considerato come un'occasione per migliorare la dotazione di impianti sportivi, mentre l’82% del campione (contro il 79% del sondaggio precedente) lo giudica utile ad aumentare la visibilità della città a livello internazionale.
A proposito di vantaggi, cresce l'idea che i Giochi siano importanti soprattutto per Torino (il 35% oggi, contro il 29% del 2004), ma la maggior parte degli intervistati (40%) crede in ricadute positive sia per la città che per le valli alpine.
Alla richiesta di esprimere un voto (da 1 a 10) sull’operato del Comune di Torino nell’organizzazione dei Giochi, gli intervistati rispondono assegnando una sufficienza piena per quello è stato fatto fino ad ora (6 e mezzo) e una sette abbondante (7,6) rispetto a quanto si presume di vedere alla fine della preparazione. Un risultato che conferma l’ottimismo dei torinesi in relazione alla buona riuscita nell'organizzazione dei Giochi e rappresenta un evidente indicatore di fiducia verso il futuro.
Rispetto alle precedenti rilevazioni, una percentuale sempre maggiore di intervistati giudica migliore il livello dell'informazione sui Giochi (si è passati dal 39% del 2002, al 41% del 2003, al 48% del 2004, al 50% di oggi). Ancora alto è però il numero (tre intervistati su quattro) di chi lamenta deficit di informazione da parte di radio e tv nazionali.
Il sondaggio promuove la Torino che, anche attraverso l'evento a cinque cerchi, punta a sviluppare il settore del turismo (il 79% degli intervistati lo pone tra i motivi di utilità dei Giochi), a creare nuova occupazione (lo pensa il 57% del campione) e a fornire occasioni di investimento per i privati (48%).
Attestati di gradimento anche verso piazza Castello come Medal Plaza, una soluzione che piace al 78,1%, e Atrium Torino, che incontra il favore di un intervistato su due.
A proposito di gare, il 41% degli intervistati si è detto interessato a seguirle “dal vivo”. Tra le discipline più gettonate il pattinaggio artistico (67%), lo sci alpino (41%) e l’hockey su ghiaccio (38%).
Per raggiungere i siti olimpici in città, il 63% dichiara che userà i mezzi pubblici, percentuale che scende al 41% se si tratta recarsi nei luoghi di gara ubicati nelle valli.
Infine, tra gli aspiranti volontari (28,1% del campione) la mansione che interessa di più è quella dell’accoglienza di spettatori e turisti. (mge)
Torino, 19 Settembre 2005