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Ufficio Stampa

COMUNICATI STAMPA


UN RICORDO IN SALA ROSSA PER I SINDACI ANSELMETTI, COGGIOLA E PEYRON

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Mercoledì 20 aprile alle 17,45 l’Associazione degli ex Consiglieri Comunali presieduta da Dante Notaristefano organizza un incontro nella Sala Rossa di Palazzo Civico, per ricordare i sindaci Giovanni Carlo Anselmetti, Domenico Coggiola e Amedeo Peyron.

Giancarlo Anselmetti nato a Torino nel 1904, ha vissuto una vita di dovere e lavoro. Laureato in ingegneria, aveva una visione grandiosa per il futuro di Torino. Soprattutto rompere l’isolamento della città e del Piemonte, con l’ammodernamento delle vie di comunicazione. Direttore delle Officine Savigliano e di Cogne è stato nominato Cavaliere del lavoro. Eletto consigliere nella lista Dc, ha retto importanti incarichi ed è stato sindaco dal 1962 fino al giorno della sua morte nell’ottobre 1964.

Domenico Coggiola nato a Voghera nel 1894, ha frequentato le scuole ad Asti e si è laureato in medicina a Torino. Aveva un aspetto mite. E’ stato il sindaco che ha operato per la ricostruzione e la ripresa di Torino. Nell’aprile del 1945 diventa assessore ai problemi sanitari nella giunta Roveda e poi, nel 1946 con Negarville, assume la delega agli Ospedali e all’Igiene. Nel maggio 1948 diventa primo cittadino. Durante il suo mandato nasce il nuovo aeroporto di Caselle. Il 16 luglio 1951 Coggiola si ritira da Palazzo Civico. Morirà nel 1971.

Amedeo Peyron nato a Torino nel 1903, è stato sindaco di Torino per oltre dieci anni. Si laurea in giurisprudenza all’Università di Torino e in diritto canonico a Roma. Siede per quattro anni come consigliere comunale sui banchi della minoranza. Nel 1951 a 48 anni diventa sindaco di una città che conta 710mila abitanti. Riuscirà a dare a Torino il primato per il numero di parchi. Per questo motivo verrà ricordato come il “sindaco dei fiori”. Durante il suo mandato vivrà il boom economico di una città diventata una metropoli e le celebrazioni del centenario del 1961. Nelle amministrative del novembre 1960 Peyron viene confermato. Nel febbraio 1962 si dimette per motivi familiari e professionali da Palazzo civico. Morirà nel 1965 durante una vacanza a Sauze d’Oulx.

(Le notizie sono tratte dal libro I sindaci della libertà – Torino dal 1945 ad oggi di Ferruccio Borio – edizioni Eda )

(a.br.)Ufficio Stampa del Consiglio Comunale

Torino, 18 Aprile 2005


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