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COMUNICATI STAMPA


IL SINDACO DI BAGHDAD A TORINO TELEFONA A FRANCO SGRENA: “APPROVIAMO CIÒ CHE HA FATTO QUESTA GRANDE DONNA PER IL NOSTRO PAESE”

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“Mi spiace molto non poter venire in visita al padre di questa grande donna. Ma voglio parlargli e dirgli che quel che è successo sta impressionando gli iracheni. Alcuni terroristi voglio impedire la progressione dell’Irak verso una vita libera e democratica”.
Con queste parole il sindaco di Baghdad, Alaa Al Tamimi, ha salutato Franco Sgrena, padre della giornalista rapita. Il primo cittadino della capitale irachena si trova in questi giorni a Torino per la firma di un protocollo di amicizia, esperienza, scambi e cooperazione, che potrebbe aprire la strada ad un gemellaggio fra le due città. Durante l’incontro con il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, e il vicesindaco Marco Calgaro, Al Tamimi ha espresso il desiderio di parlare con Franco Sgrena per comunicargli la solidarietà sua e della città che rappresenta.
“Noi iracheni – ha proseguito Al Tamimi al telefono - approviamo ciò che ha fatto questa grande donna per il nostro Paese e speriamo che nei prossimi giorni sua figlia possa tornare a casa. Il governo e il popolo iracheno faranno quanto possono per liberare Giuliana e contano in una felice soluzione di questo grave episodio”.

Il protocollo firmato questa sera tra Torino e Baghdad prevede scambi ed azioni di collaborazione sui temi della gestione dei servizi pubblici e della capacity building nei campi dell’acqua, della gestione dei rifiuti solidi urbani e dei liquami, assistenza per l’organizzazione e la gestione del servizio idrico, raccolta e trattamento delle acque reflue e addestramento di tecnici alle nuove tecnologie.
La collaborazione avrà una durata di tre anni al termine dei quali si valuterà se proseguire nell’intesa o se siglare un patto di gemellaggio.
“La pace e lo sviluppo– ha detto il vicesindaco di Torino, Marco Calgaro - nascono dal basso, dall’incontro delle culture e del confronto fra i modelli organizzativi delle città. Il sistema torinese dispone del know how e degli strumenti formativi per poterlo trasmettere e questo accordo con una città come Baghdad, con 4.000 anni di storia alle spalle e un alto potenziale di sviluppo, ne è la dimostrazione”.
(mm)

Torino, 17 Febbraio 2005


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