Nel corso della riunione ambiente, presieduta da Piergiorgio Crosetto e svoltasi questo pomeriggio a Palazzo civico, è stato ascoltato Ivano Strozzi, amministratore delegato dell’Amiat.
Strozzi ha relazionato sui controlli medici effettuati sui lavoratori dell’impianto di compostaggio di Borgaro. E’ stato riscontrato che 9 persone su 13 avevano nell’organismo gli anticorpi dell’epatite A segno che in passato avevano avuto tale malattia. Questo fatto è ininfluente – ha sottolineato l’amministratore delegato - e non c’è rapporto con il loro lavoro attuale.
Tutti i lavoratori sono stati pertanto dichiarati idonei a svolgere le loro attività nell’impianto di Borgaro.
L’unica nota negativa della vicenda – ha continuato Strozzi - è che il medico competente non ne ha dato comunicazione nei tempi stabiliti ai laboratori e al responsabile di servizio.
L’amministratore ha concluso dicendo che la struttura di Borgaro ha una serie di problematiche per quanto riguarda i volumi, può infatti ricevere 45/50 mila tonnellate di rifiuti e con la raccolta differenziata spinta dovrà essere ampliato o costruito uno nuovo.
Alla discussione hanno partecipato i consiglieri: Orlandi, Lospinuso, Airola e Nigro.
Ufficio stampa del Consiglio comunale (t.dn.)
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