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COMUNICATO STAMPA
NICHOLAS GREEN: MORIRE A SETTE ANNI E SALVARE SETTE VITE
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Si è svolta questa mattina a Mirafiori Nord la cerimonia d’inaugurazione del giardino dedicato alla memoria di Nicholas Green, il bambino americano assassinato dieci anni fa durante un tentativo di rapina in Calabria.
Si inaugura il giardino

Quella di Nicholas, è stato ricordato, è una storia tragica, ma esprime anche un messaggio di vita e di speranza. Quando morì, a soli sette anni, i suoi genitori, Reginald e Maggie Green, acconsentirono all'espianto di cornee ed organi vitali: questi furono trapiantati su sette pazienti italiani, e con successo. Oggi sono tutti vivi e in buona salute, dall'atleta che rischiava la cecità ai bambini prima costretti alla dialisi, dal diabetico in stato comatoso al bimbo cardiopatico: fino alla ragazza, allora diciannovenne ed in fin di vita, che oggi ha due figli, uno dei quali si chiama Nicholas.

“Il caso emozionò profondamente l’opinione pubblica e contribuì fortemente a creare nel nostro paese e nel resto del mondo, una nuova e più diffusa sensibilità sul tema della donazione”. Lo ha ricordato il presidente del Consiglio comunale Mauro Marino, ribadendo anche l’impegno della Città per promuovere la solidarietà e la donazione degli organi. Il presidente ha ricordato la lettera inviata dal primo cittadino ai torinesi, su iniziativa dell’assemblea elettiva di Palazzo Civico ed ha annunciato che anche la rivista del Consiglio comunale cittAgorà darà voce alle associazioni dei donatori e dei trapiantati.

Reginald Green, padre del piccolo Nicholas, ha partecipato alla cerimonia ed ha voluto sottolineare come “forse nessun paese avrebbe potuto manifestare tanta partecipazione e affetto per Nicholas come l’Italia”, ricordando come il nostro Paese sia oggi ai primi posti in Europa per la donazione degli organi. Il signor Green ha poi citato una frase da una lettera ricevuta da una cittadina italiana: “una persona normale può cambiare il mondo”.

Sono intervenuti anche il presidente della Circoscrizione Santa Rita Mirafiori Nord, Juri Bossuto, l’assessore al sistema educativo Paola Pozzi e Anna Mirone, a nome delle associazioni di volontariato impegnate nel campo della donazione degli organi e delle associazioni dei trapiantati, che ha voluto ringraziare “la famiglia Green e tante altre famiglie che, di fronte al dolore, hanno a loro volta saputo reagire con un gesto di coraggio e di solidarietà”.

In sala, con molti cittadini del quartiere, erano presenti anche il viceconsole degli Stati Uniti, Ralph Falzone, i presidenti delle Commissioni sanità e istruzione di Palazzo Civico, Domenico Gallo e Paola Monaci, le consigliere Tiziana Salti e Margherita Keller, oltre al vicepresidente della Sala rossa Michele Coppola.
Il giardino di Nicholas

Al termine della cerimonia, mentre la Banda della Polizia Municipale suonava l’Inno alla gioia di Beethoven, è stata scoperta la targa dedicata a Nicholas nel giardino di corso Salvemini, da oggi a lui intitolato.

c.r. - Ufficio stampa del Consiglio comunale

Nella prima foto: Lo scoprimento della targa al "giardino Nicholas Green". Da sinistra, Michele coppola, Reginald Green, Mauro Marino (con la fascia tricolore) e Paola Monaci.
Nella seconda foto: una veduta del giardino di corso Salvemini dedicato al piccolo Nicholas


Torino, 4 Dicembre 2004
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