CITTA' DI TORINO - COMUNICATO STAMPA
AL VIA I MERCATINI TEMATICI SU TUTTA TORINO
Sono state approvate, dalla Giunta comunale (del. 1790/101) su proposta dell’assessore Elda Tessore, le indicazioni di programmazione e i criteri per l’organizzazione e l’individuazione delle aree.

“La presenza di forme di vendita - ha dichiarato l’assessore Elda Tessore – su area pubblica con carattere tematico e particolare possono costituire un elemento di attrazione turistica e di animazione sul territorio, da qui l’importanza di questo provvedimento, che regola i Mercatini Tematici, per poter garantire un alto livello qualitativo diffondendo cosi gli effetti positivi sull’intera Città”.

Le organizzazioni normative, regolate dalle autorizzazioni temporanee, costituiscono i riferimenti per stabilire le modalità di organizzazione dei mercati tematici nella Città di Torino, che possono essere a cadenza mensile o ultramensile.

Attualmente la Città ha attivato le seguenti attività di vendita:

Fiera “Gran Balon –Il c’era una volta; Fiera dell’Antiquariato minore di piazza Abba (configurate come fiere e con cadenza mensile).

Prodotti biologici, naturali ed ecocompatibili in piazza Palazzo di Città e in piazza Madama Cristina; L’Oasi dei prodotti Tipici in piazza Palazzo di Città e in piazza Madama Cristina; Extravaganza, moda e modernariato in piazza Carlo Alberto; Ogni frutto ha la sua stagione in piazza Carlo Alberto; Fantasia e creatività in piazza Palazzo di Città (definite come attività di vendita per la durata di un anno, con cadenza mensile).

“Il giudizio, sostanzialmente positivo – ha proseguito la Tessore – sulle sperimentazioni fatte conduce alla valutazione circa l’opportunità di proseguire tali iniziative in modo stabile, uniformando le modalità organizzative e i riferimenti normativi. Inoltre sembra opportuno cercare di diffondere gli effetti positivi che i mercati tematici innescano attraverso la loro localizzazione anche in aree maggiormente periferiche”.


Un analisi sulla normativa ha portato alla luce che le manifestazioni già attive e quelle che si intendono programmare possono essere identificati come mercati tematici a cadenza mensile o ultramensile. Con il provvedimento approvato dalla Giunta si intendono definire le modalità per la loro istituzione precisando le aree, i temi, il regime autorizzatorio, le modalità regolamentari
ed organizzative, le modalità di individuazione dei soggetti a cui affidare la gestione delle attività complementari.

Le aree in cui si prevede l’organizzazione di mercatini tematici con cadenza mensile o ultramensile sono :
piazza Vittorio, piazza Palazzo di Città, piazza Carlo Alberto, piazza Carlo Felice, piazza della Repubblica, Borgo Dora Balon, piazza Abba , piazza Madama Cristina, Borgo Vecchio Campidoglio (v. Balme).

Per una maggior diffusione sul territorio di questo tipo di iniziative saranno individuate aree circoscrizionali come il mercato della Crocetta per la Circoscrizione 1; Don Grioli per la Circ. 2; Don Michele Rua per la Circ. 3; Barcellona per la Circ. 4; Cincinnato per la Circ. 5; Crispi per la Circ. 6; lungo Po Machiavelli per la Circ. 7; piazza Gran Madre per la Circ. 8; Guala per la Circ. 9 e Mirafiori Sud-Plava per la Circ. 10.
Molteplici saranno le tematiche dei mercatini: Antiquariato minore; oggetti vari da collezione; Dischi e fumetto; Libri, prodotti naturali: biologici equosolidali; Spezie e Profumi; Giocattoli e modellismo; Tessuti; ; Modernariato; Fiori e piante; Prodotti tipici della campagna piemontese; Prodotti artigianali e tipici.

I mercati tematici periodici che si atterranno alle al provvedimento e al regolamento generale previsto, verranno istituiti per un periodo biennale. Ad ogni biennio la Divisione competente o la Circoscrizione interessata selezionerà il soggetto di cui avvalersi per l’organizzazione della manifestazione e a cui affidare la gestione dei servizi e delle attività collaterali. I soggetti verranno selezionati in base al progetto che presenteranno, inoltre dovranno specificare quali spazi possano essere riservati per attività istituzionali, che possono essere utilizzati come aree di distribuzione di prodotti realizzati da soggetti deboli, disagiati o a rischio, attraverso enti e organizzazioni, costituite non a fini di lucro.

Adesso l’approvazione del provvedimento definitivo passerà in aula del Consiglio comunale.(g.s.)


Torino, 18 Marzo 2003
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