Comunicato Stampa
"DIPINGERE LA PAROLA"

 

Apre domani all'Archivio Storico comunale una mostra dedicata alla scrittura intesa come arte. Attraverso il sito Internet del Comune sono possibili anche visite virtuali dell'esposizione.
L'arte della "bella scrittura" è il tema di un'esposizione allestita nella sala mostre dell'Archivio Storico della Città, al piano terreno di via Barbaroux 32, e aperta al pubblico dal 18 aprile al 31 agosto.
Intitolata "Dipingere la parola", presenta una trentina documenti medievali e moderni con sigilli e iniziali riccamente decorate, e alcuni manuali ottocenteschi di calligrafia con tavole per gli esercizi di "bella scrittura".
<<Le carte esposte - spiega la dottoressa Luciana Manzo, curatrice della mostra - sono relative a scritture pubbliche e private redatte e conservate nell'ambito dell'attività politica, amministrativa e diplomatica della città. Realizzate in un arco di tempo che va dal XII al XIX secolo, esse costituiscono interessanti esempi di scritture documentarie nella loro evoluzione formale e tecnica>>.
Sigilli, capilettera particolarmente ricercati e, più in generale, la cura dedicata alla redazione dell'atto, oltre a impreziosire il documento, consentono - sottolinea la curatrice della mostra <<di riconoscerne il grado di solennità e l'autorità che lo emana>>. Ne è esempio uno dei pezzi esposti: la copia autentica, datata 1359, con i due articoli dello Statuto cittadino relativi al giuramento del Vicario e del Giudice, sottoscritta da ben quattro notai.
Tra gli altri documenti di età medievale, "Dipingere la parola" propone un verbale del Consiglio comunale del 14 giugno 1327 (nel Medioevo gli atti dell'assemblea municipale erano redatti in latino e raccolti in volumi denominati Libri consiliorum), il Catasto del quartiere di Porta Doranea del 1464 (negli estimi torinesi venivano registrati i beni dei cittadini, case e terreni, soggetti a un'imposta di tipo patrimoniale) ed altre pergamene la più antica delle quali risale al 4 marzo 1153 e riguarda la cessione in affitto di un terreno di proprietà del monastero di San Pietro.
Tra i documenti più recenti, particolarmente curiosi alcune tavole e manuali di calligrafia editi nei primi anni del XIX secolo, che propongono modelli, esercizi di scrittura e forniscono istruzioni dettagliate sulla postura del corpo e della mano e sul modo di impugnare la penna. <<Fino all'introduzione del pennino d'acciaio - spiega Luciana Manzo - si scriveva con calamai e cannucce temperate a punta più o meno aguzza a seconda delle necessità, oppure con penne di volatile fatte essiccare e successivamente appuntite. L'inchiostro era fatto di nero fumo e di gomma, o di noce galla e gomma, ma erano in uso anche inchiostri metallici a base di vetriolo>>.

"Dipingere la parola" è aperta al pubblico dal 18 aprile al 31 agosto, dal lunedì al venerdì con orario 8.30 -16.15.
Pergamene, sigilli e lettere tracciate da virtuosi calligrafi a penna d'oca e con inchiostri neri o colorati sono disponibili anche in formato virtuale. Della mostra, infatti, è stata preparata una versione on line all'indirizzo Internet www.comune.torino.it/archiviostorico .

Per informazioni: Archivio Storico della Città di Torino - via Barbaroux, 32 - Tel. 011.443.18.11(m.g.)

Torino, 17 aprile 2001

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