Comunicato Stampa
BILANCIO CONSUNTIVO: AVVIATO IN CONSIGLIO IL DIBATTITO SU RENDICONTO 2000. DOMANI LA VOTAZIONE

 

Avviata oggi pomeriggio con la relazione dell'assessore al Bilancio, Paolo Peveraro, la discussione sul Bilancio consuntivo 2000. La votazione del documento finanziario da parte dell'assemblea municipale è attesa per la serata di domani.
Così, a tre settimane dal via libera deliberato dalla Giunta Chiamparino e dopo l'esame delle Commissioni consiliari, sta per concludersi in Sala Rossa l'iter del rendiconto finanziario dell'anno 2000.

I numeri del documento finanziario
Il consuntivo si chiude con un saldo positivo (avanzo di amministrazione) di 76 miliardi di lire.
Le entrate correnti del 2000 assommano a 2.173 miliardi di lire, dei quali 647 derivanti da trasferimenti di Stato, Regione ed altri enti.
541 miliardi provengono da entrate extratributarie (66 da multe, 28 da oneri di urbanizzazione, 134 da concessioni e canoni, 39 da mense scolastiche), mentre le entrate tributarie assommano a 772 miliardi, 473 dei quali derivanti dall'ICI, 25 dall'addizionale IRPEF, 52 dalla compartecipazione all'IRAP, 172 dalla tassa rifiuti. Inoltre, 35 miliardi sono stati introitati dal recupero dell'evasione contributiva e dalla riscossione di arretrati (con il progetto Nui, numerazione unità immobiliari, sono stati complessivamente recuperati dal 1998 al 2000 circa 97 miliardi).
Il Comune ha inoltre incassato oltre 87 miliardi di utili dalle proprie aziende.
Le spese correnti ammontano invece a 2.296 miliardi di lire: 668 per il personale, 572 per beni e servizi, 169 per interessi su mutui, 148 per rimborso mutui, 137 per trasferimenti e 324 versati alle aziende ex municipalizzate (Amiat, Aem, Atm) per i servizi prestati.
Il 2000 è stato un anno di massicci investimenti in opere pubbliche: 772 miliardi di lire.
Infine, dall'analisi dei principali indici finanziari risulta che: lautonomia finanziaria (ovvero lincidenza delle entrate proprie sulle entrate totali) è del 60%. La previsione per il 2001 è del 61% mentre il dato a consuntivo del 1999 era del 59%; la capacità di indebitamento (incidenza degli oneri fiscali sul totale delle entrate correnti) è del 7,78%. Il dato a consuntivo del 1999 era del 6,87% mentre la previsione per il 2001 è del 8,89%; la rigidità della spesa (spese per il personale e oneri finanziari sul totale delle entrate correnti) è del 45,3 contro il 45% del 1999 e il 48% previsto per il 2001.

Il commento dell'assessore al Bilancio, Paolo Peveraro
I dati del consuntivo 2000 testimoniano la buona situazione economico-finanziaria dell'ente e la gestione oculata delle entrate e delle uscite: un risultato positivo che, secondo il responsabile della politica finanziaria di Palazzo civico, ha consentito di non aumentare la pressione fiscale nell'anno in corso ed è stato ottenuto nonostante l'Amministrazione abbia operato sotto un duplice vincolo: la crescente rigidità della spesa e il progressivo e continuo disimpegno dello Stato nei trasferimenti agli enti locali.
<<Lobiettivo di non diminuire né la quantità né la qualità dei servizi, senza aumentare la pressione fiscale e ridurre il volume degli investimenti, ha imposto e impone - sottolinea Peveraro - la ricerca di soluzioni alternative per gestire la finanza locale>>.
Una politica di attenta gestione dei costi, di dismissioni e di alienazioni patrimoniali è la strada che, secondo l'assessore al Bilancio, occorre seguire per liberare quelle risorse utili a rispondere adeguatamente ai bisogni dei cittadini.
<<E' necessario - spiega Peveraro - continuare nel processo di razionalizzazione delle spese attraverso l'individuazione di inefficienze e diseconomicità. Il nuovo sistema di contabilità adottato dal Comune di Torino, più trasparente e meno astratto, contribuirà a raggiungere questo obiettivo: in particolare con il PEG (Piano economico di gestione), che rappresenta una applicazione del sistema di budgeting quale strumento di responsabilizzazione dei dirigenti.
Così come - conclude l'assessore - è indispensabile proseguire la politica di dismissioni che, nellesercizio 2000, ha permesso di estinguere mutui della Cassa depositi e prestiti per un ammontare di circa 241 miliardi di lire, senza il pagamento di penali>>.(m.g.)

 

Torino, 16 luglio 2001

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