Comunicato Stampa
ACCORDO TRA COMUNE E ASSOCIAZIONI PROFESSIONALI DEGLI AMMINISTRATORI DI CONDOMINIO PER IL PROGETTO NUI (NUMERAZIONE UNITÀ IMMOBILIARI)

 

Il Comune di Torino ha raggiunto un accordo con le categorie professionali degli amministratori di stabili per il progetto di Numerazione delle unità immobiliari (Nui), già da tempo avviato da questa Amministrazione.

L'intesa è stata stipulata tra Comune, Confappi-Fna (Confederazione associazioni della piccola proprietà immobiliare - Federazione nazionale amministratori) e Collegio dei Geometri di Torino e Provincia. Ieri anche l'Anaci (Associazione nazionale amministratori condominiali e immobiliari) ha dato la sua adesione all'accordo, che verrà siglata nella prossima settimana.

Numerosi amministratori si sono infatti rivolti al Comune per avere chiarimenti su alcuni dati richiesti nel modello da compilare per ciascuna unità immobiliare. Nella scheda, consegnata dagli accertatori della Divisione Tributi e da vigili della Polizia municipale, si chiede di indicare nome e cognome di occupanti e proprietari dell'unità immobiliare, superficie in metri quadrati, destinazione dell'unità immobiliare e identificativo catastale.

E' quest'ultimo dato ad aver suscitato alcune perplessità, perché ritenuto non essenziale per la normale attività degli amministratori.

L'accordo prevede che gli amministratori diventino soggetti attivi del progetto Nui: il Comune fornirà loro le visure catastali, delle quali gli amministratori verificheranno la esatta corrispondenza con le esistenti unità immobiliari.

La collaborazione delle associazioni professionali permetterà di completare gli identificativi catastali mancanti o non completi e di offrire assistenza professionale, tramite il collegio dei geometri, ai proprietari che non posseggono tali dati sulla loro proprietà.

Perché il progetto Nui è utile
Questo accordo permetterà di portare a conclusione il progetto in tempi più brevi. Il Comune sta traendo indubbi vantaggi da tale censimento:
1. L'evasione della Tarsu recuperata nel 2000 ha già raggiunto gli 8,5 miliardi di lire.
2. E' in corso l'aggiornamento della banca dati Ici, che permetterà anche in questo caso il recupero dell'evasione.
3. La raccolta delle informazioni permetterà di costituire una banca dati indicante per ogni alloggio o locale il relativo occupante, compresi i non residenti;
4. Tale banca dati sarà utile anche ai vigili della Polizia municipale e alla Polizia di Stato per interventi di ordine pubblico (per esempio, subaffitto a extracomunitari non in regola con il permesso di soggiorno)
5. La banca dati permetterà di conoscere, per ogni unità abitativa, i riferimenti necessari.

Oltre a conseguenze pratiche così utili e preziose, il progetto ha conseguito un ulteriore successo: la partecipazione attiva degli amministratori di stabili nel raggiungimento di questo importante obiettivo.(m.m.)

Torino, 17 novembre 2000

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