Comunicato Stampa
PARTONO I CONTRIBUTI AL PROGETTO "FREEDOM"

 

Su proposta dell'assessore Stefano Lepri, la Giunta Comunale, si è dichiara favorevole a rilasciare i contributi avuti dallo Stato per la realizzazione del progetto della Città "Freedom" - Rete per l'aiuto e l'integrazione sociale delle donne vittime della tratta e dello sfruttamento ai fini della prostituzione - ad enti, associazioni e cooperative sociali che attueranno il progetto e rilasceranno borse di formazione lavoro.

Il progetto, presentato dalla Città al Ministero delle Pari Opportunità presso la Presidenza del Consiglio, prevede un costo complessivo di un miliardo e 284 milioni di lire.

Il Dipartimento per le pari opportunità ha concesso al Comune di Torino un contributo di 898 milioni e 627 mila lire per l'anno 1999-2000, pari al 70% del costo complessivo. La spesa restante verrà finanziata dalla Città.

Il contributo verrà concesso ex novo a nuovi organismi che si sono resi disponibili all'accoglienza e all 'accompagnamento sociale quali :

- il centro "Come noi Sandro Pertini" per l'attivazione di una comunità in grado di ospitare 8 donne vittime della tratta.
- l'associazione "Utopia 2000" per l'accoglienza di 7 donne uscite dal giro della prostituzione che hanno necessità di un ulteriore periodo educativo prima dell'inserimento nella società.
- l'associazione "Frantz Fanon" che ha avviato un progetto pilota per la costituzione di un gruppo interdisciplinare di supporto psicologico per le donne immigrate vittime dello sfruttamento e di supervisione dell'attività svolta dalle comunità di accoglienza.
- la cooperativa "Progetto Tenda" per la gestione di una casa di accoglienza notturna e diurna rivolta a 6 donne inserite in programmi di assistenza ed integrazione sociale.
- la cooperativa sociale "Senza Frontiere" per la gestione di una casa di accoglienza notturna e diurna, rivolta a 10 donne anch'esse inserite in programmi di assistenza e integrazione sociale.
- la cooperativa sociale "Nova Famiglia" per un servizio di informazione, prevenzione sanitaria e mediazione culturale della durata massima di 1070 ore rivolto a donne che seguono programmi di integrazione sociale.

Le attività di seguito elencate, già parzialmente finanziate, sono attuate da:

- la Comunità " Il Germoglio" per prima accoglienza a donne immigrate sole o con bambini che vivono gravi forme di emarginazione.
- il centro di accoglienza "Villa Fede" che rappresenta una struttura protetta che dispone di 6 posti letto per l'accoglienza di donne minorenni che hanno subito violenza e vissuto situazioni di emarginazione
-le suore Albertine che mettono a disposizione 10 posti per donne sole e bambini in situazione di difficoltà.
- Casa Miriam che dispone di 6-8 posti per donne sole che escono da situazioni di grave violenza e sfruttamento

La città ha inoltre approvato la concessione di 30 borse di formazione lavoro della durata di sei mesi, di cui 15 per minorenni dell'importo mensile di 600 mila lire e 15 per donne adulte dell'importo mensile di 800 mila lire.(p.c.)

 

Torino, 5 aprile 2000

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