TORINO TRA LE PRIME CITTA' ITALIANE A REDIGERE UN“ PIANO REGOLATORE CIMITERIALE”
Approvato dalla Giunta (O1336/40) su proposta dell' assessore Torresin

Anche se Torino, rispetto ad altre metropoli, sta fronteggiando bene la mancanza di spazi cimiteriali in quanto, negli anni della gran crescita, ha provveduto a dotarsi di un nuovo, vasto cimitero immerso nel verde chiamato “Parco” che le consente, oggi, di non trovarsi nell'emergenza, tuttavia proprio Torino è in pole-position nella stesura di un Piano Regolatore Cimiteriale.

Un piano regolatore che prevede la ricognizione del fabbisogno cittadino per i prossimi 15 anni e la relativa programmazione degli spazi necessari, ripartiti per le varie tipologie di sepolture, oltre all'esame della situazione odierna nei cimiteri esistenti: il Monumentale (mq. 585.650) il Parco (mq.688.000) il Sassi (mq.40.250) l'Abbadia di Stura (mq. 17.400) e quello di Cavoretto (mq.9.600), per un totale di 1.340.90 mq.
“Ciò - spiega il direttore della divisione cimiteri, Eustachio Braia -, ha un duplice scopo. Pianificare la gestione degli spazi esistenti e prevedere eventuali ampliamenti in un quadro urbanisticamente ordinato ed armonico. La città – ha proseguito Braia - si è purtroppo già trovata, causa la penuria di loculi, a doverne costruire di nuovi in tempi ristretti. Vogliamo evitare che ciò si ripeta. Infatti, nonostante negli ultimi anni le cremazioni rappresentino oltre il 18% delle sepolture, è cresciuta la richiesta (56%), da parte dei residenti, di sepolture in loculi. Questo fenomeno ha portato la Città a rincorrere la domanda di nuovi loculi con costruzioni realizzate nelle aree che, occasionalmente, risultano disponibili.

Ma vediamo ora quali sono i contenuti del P.R.C.C.

Considerando che l'intero territorio cittadino è suddiviso in porzioni, denominate “bacini di competenza”, che determinano la destinazione delle sepolture nei 5 cimiteri cittadini, il Piano ne ridefinisce i perimetri. Ad esempio, la zona compresa tra corso Tirreno e corso Sommeiller, Einaudi e Peschiera attribuita al Monumentale è stornata al Parco e la zona Falchera, attribuita anch'essa al Monumentale, va in carico al cimitero d'Abbadia di Stura.
La prima stesura del Piano prevedeva inoltre il potenziamento dei cimiteri minori e la ricerca di un'area adatta alla costruzione di un nuovo cimitero, di dimensioni medie, nella zona nord-ovest della città, ma per una serie di motivi urbanistici e non, tali propositi sono risultati per il momento inattuabili. Si è dovuto quindi pensare all' ampliamento di due cimiteri :Il Monumentale e il Sassi..
L'ampliamento del Cimitero Monumentale sarà costituito da un quadrilatero su via Verano, compreso tra via Poliziano e via Carcano, quasi tutto di proprietà della Città. Il nuovo territorio cimiteriale avrà una profondità di circa 110 mt, dal limite attuale dell'impianto, ed una superficie di 38.000 mq, compreso il tratto di via Varano, che verrebbe parzialmente inglobato nel recinto cimiteriale. Per il cimitero di Sassi si prevede il completamento del quadrilatero della porzione nord ovest su un'area di circa 11.900 mq e un allargamento a sud su un'area di 4.300 mq, profonda 30 mt. (p.c.)

Torino, 2 marzo 1999

Indice Comunicati Condizioni d’uso, privacy e cookie