Questa mattina la III Commissione Consiliare presieduta da Santina Vinciguerra e competente sui problemi del lavoro, ha incontrato le OO.SS. del Canavese per esaminare le prospettive occupazionali ed industriali della O.P. Computers, a soli due giorni dalla chiusura dell'asta pubblica (andata deserta) che deve raccogliere le offerte di acquisto dell'azienda.
Laura Spezia (FIOM-CGIL), Antonio Sirimarco FIM-CISL) e Domenico Raschella (UILM) hanno riassunto alla Commissione i termini della questione:
- Attualmente rimane in piedi un'unica offerta, presentata il 21 maggio da Eurocomputers, che esclude però i 317 lavoratori attualmente in cassa integrazione o mobilità, che resterebbero a carico della procedura fallimentare in corso
- Le organizzazioni sindacali contestano questa soluzione, che si configura come una violazione dell'accordo sottoscritto il 18 maggio tra le parti (Eurocomputer, OO.SS. e curatori fallimentari) che prevedeva questa possibilità solamente in caso di mancato acquisto dell'azienda. Tutti i lavoratori, senza eccezione alcuna, devono poter transitare alle dipendenze della Eurocomputers
- La stessa Eurocomputers sarebbe disponibile, per ammortizzare i costi della cassa integrazione e della mobilità, a prendere in carico i lavoratori in esubero in cambio di uno sconto sul prezzo a base d'asta della O.P. Computers
"Restiamo tutti in attesa" ha dichiarato Santina Vinciguerra al termine della riunione "dell'apertura del tavolo di crisi coordinato dal Governo, che l'onorevole Morgando si è impegnato a promuovere entro la prossima settimana e che deve individuare le soluzioni ai problemi posti dalle OO.SS.". "Vogliamo capire" ha proseguito "quali siano le reali prospettive future dell'azienda, poiché in caso di mancata apertura del tavolo di crisi esiste il rischio concreto che il percorso faticosamente definito tra le parti per salvare l'azienda sia seriamente compromesso". (e.v.)
Torino, 2 Luglio 1999