MANUTENZIONE NELLE SCUOLE "PICCOLA E VELOCE"

Sono più di 200 gli edifici scolastici, gestiti con denaro pubblico, presenti in città.
Tutti sono dotati di finestre, vetri, impianti igienici ed elettrici, termosifoni, banchi, sedie e scrivanie, persiane, armadi (metallici e non) lavagne e quant'altro è necessario all'arredo della scuola e al suo decoro interno ed esterno.
D'altra parte chiunque sa quanti sono i piccoli, ma fastidiosi problemi che crea la manutenzione di una semplice abitazione ( il vetro rotto, il lavandino che perde, la serranda che si incricca e non va più né su né giù, il tubo del gas che si logora, l'anta dell'armadio che scricchiola e poi, all'improvviso, non si riesce più a chiudere o ad aprire).

Reperire un artigiano, che provveda in tempi brevi alla riparazione del manufatto difettoso o rotto, diventa oggigiorno un'impresa quasi epica. A meno che ci si rivolga a quelle cooperative, al lavoro 24 ore su 24, che presentano fatture "salatissime", da attribuirsi, appunto, alla richiesta di un fast- intervento.

Anche le 200 scuole pubbliche di Torino, devono far fronte a questi problemi, che si quantuplicano in quanto le scuole sono composte da tanti luoghi ( aule, palestre, sale e salette, servizi igienici) frequentate da tantissimi bambini, adolescenti o giovani che, da quando mondo è mondo, sono poco attenti all'uso delle "cose".
Per ovviare a questi fastidiosi problemi e all'annosa attesa di chi può provvedere alla messa a norma o all'aggiustamento di ciò che non funziona più a dovere, Paola Pozzi, assessore al sistema educativo della Città, ha proposto alle principali associazioni artigiane che operano in città la firma di un "Protocollo d'intesa" in cui si fissano le modalità per riparazioni "tempestive" di componenti edilizie e di arredo e soprattutto si concordano i prezzi, adottando un apposito tariffario.

La convenzione prevede inoltre che le "riparazioni sono da effettuarsi solo quando il danneggiamento non richieda un intervento radicale, ma sia risolvibile tramite piccola manutenzione. Inoltre il guasto può generare solo dal normale degrado d'uso, dall'uso improprio, da rotture accidentali e da eventuali, ma sempre deprecabili, atti vandalici"

Gli artigiani coinvolti in questa iniziativa sono lattonieri-idraulici, fabbri, falegnami, elettricisti, vetrai e muratori della Confartigianato, della ACAI, della CNA e di CASA.
I fondi per la "minuta manutenzione", che prevede un budget di 5 milioni per ogni scuola e una spesa complessiva di 1 miliardo di lire, sono affidati ai circa 100 Dirigenti scolastici a cui è delegata la piena facoltà di spenderli per gli interventi che ritengono necessari rivolgendosi, naturalmente, ai fornitori che risultano più convenienti. (p.c.)

Torino, 22 settembre 1999

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