10 ANNI DI INFORMALAVORO UN GIORNALE AL SERVIZIO DEI CITTADINI

8.000 copie, la pagina più "visitata" del sito Internet della Città di Torino, picchi di afflusso di pubblico nei servizi il giorno della sua uscita: il mercoledì.
Di cosa si tratta? di InformaLavoro una pubblicazione quindicinale della Città di Torino che festeggia oggi (10 novembre '99) i suoi 10 anni.
Interessante caso editoriale. Non sono molti i comuni, e forse Torino è l'unico, che possano vantare un investimento ed un impegno così continuativo, puntuale e concreto su uno strumento non di immagine ma di servizio, non esclusivamente illustrativo e celebrativo delle iniziative dell'Ente ma di informazione su un tema specifico: il lavoro condizione essenziale per migliorare la qualità della vita dei cittadini.

Storia
Nasce nel novembre 1989 come supplemento settimanale alla rivista "Torino Notizie" con una diffusione iniziale di 1.000 copie, nel 1993 viene registrato come testata autonoma, dall'inizio del 1997 viene riprodotto in versione telematica sul sito internet del Comune di Torino, all'indirizzo www.comune.torino.it/lavoro.
Nel corso di questi anni ha incrementato la tiratura fino alle attuali 8.000 copie, cambiato la veste grafica, aumentato il panorama delle notizie offerte, allargato la rete di coloro che vi collaborano.

Obiettivi
Agevolare le persone in cerca di occupazione nella ricerca delle informazioni utili;
facilitare gli operatori dei servizi di informazione e consulenza nello svolgimento della loro attività.

Contenuti
Uno strumento senza pretese di immagine, modesto nella forma, gratuito e di agile consultazione che intende fornire informazioni attendibili, aggiornate e semplici su: concorsi, borse di studio, corsi di formazione professionale, opportunità di lavoro in Italia e all'estero (offerte Eures), leggi che riguardano l'accesso al lavoro dipendente o autonomo, incentivi, consigli utili per mettersi in proprio, modalità di ricerca del lavoro, iniziative sul lavoro.

Diffusione
Ha una tiratura di 8.000 copie, viene distribuito attraverso i principali punti di informazione della Città (Informacittà, Informagiovani, biblioteche, sedi delle circoscrizioni) e presso servizi "particolarmente" frequentati da chi cerca lavoro quali collocamento, organizzazioni sindacali, associazioni che operano con i disoccupati, ecc.
Più di 300 i Comuni del Piemonte lo hanno richiesto e lo utilizzano, senza contare coloro che lo "scaricano" direttamente da Internet per averlo in tempo reale.
Non viene inviato a casa, poiché si vuole promuovere e incentivare l'abitudine ad utilizzare e frequentare i servizi rivolti alle persone in cerca di occupazione (Centri di informazione per disoccupati, associazioni, Informagiovani). Un opuscolo non inviato a casa ma distribuito attraverso servizi spinge le persone a recarsi presso i centri dove è possibile reperire altre informazioni, relazionarsi con gli operatori, entrare in contatto con altre persone nella lo stessa situazione. (e.v.)

Torino, 9 novembre 1999

Indice Comunicati Condizioni d’uso, privacy e cookie