GIOVANI E PERIFERIE

Mercoledì 15 dicembre alle ore 16,30 presso il Centro Studi del Gruppo Abele in Corso Trapani 95/a, l'Assessore al Decentramento e alle Periferie Eleonora Artesio partecipa alla presentazione del Quaderno di Animazione e Formazione "Giovani e periferie. Un possibile protagonismo".

Il Quaderno è la rielaborazione di alcune osservazioni e intuizioni maturate in un gruppo di lavoro fra operatori sociali, incentrato sulle sfide che attendono i giovani di periferia.

L'esperienza della perifericità o spaesamento è oggi generale, ma ha un significato particolare per le aree in cui le condizioni di degrado ambientale e sociale fanno sperimentare un'intensa perdita di potere sulla propria esistenza. Sono le aree di periferia, tali soprattutto per i giovani che all'esperienza della perifericità aggiungono quella della crisi della continuità con la cultura del proprio habitat e quella della mancanza di strumenti di autoprogettazione.
Giovani in periferia, prima di essere un ambito di lavoro sociale, è un problema di cittadinanza, di diritti traditi e di possibilità naufragate. Diventa decisivo ripartire allora dai diritti e dalla cittadinanza dei giovani.
Ciò è possibile se ci si ritrova intorno a un paio di idee forza: le periferie come "laboratorio" culturale e sociale; i giovani come produttori di una cultura che attende di essere riconosciuta, valorizzata e contaminata nell'incontro/scontro fra centro e periferia; la "progettazione sociale partecipata", prima che strumento di lavoro, sentita come progetto sociale e politico che tende a restituire potere alla comunità locale e ai giovani. (p.v.)

Torino, 14 dicembre 1999

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