I CRISANTEMI COREANI , "VARIETÀ EXTRACOMUNITARIA", SONO IN FIORITURA

A giorni fioriranno nelle aiuole cittadine (in piazze, giardini, cimiteri, fontane, ecc.) i 12 mila cespi di crisantemi coreani. Questi fiori nascono dall'esperienza e dal lavoro dei giardinieri comunali nelle serre e nei campi della Città di Torino che si trovano vicino Chieri. La fioritura dei crisantemi può durare anche un mese.

L'assessore all'Ambiente Paolo Hutter ha voluto dare un significato sociale alla presentazione di questi fiori. "I crisantemi coreani sono di origine extracomunitaria, ma oramai del tutto torinesi per via di innesti che ne hanno fatto una varietà autoctona", ha spiegato Hutter presentando la testimonial Suad Shaimi, una giovane di origine marocchina da ormai dieci anni cittadina torinese, invitata "in sintonia" con l'evento.

"Nella Torino multietnica - ha proseguito l'assessore - le donne di tutte le etnie saranno felici di vedere attorno a sé le migliaia di fiori che il settore Verde pubblico della Città posa in ogni stagione".

Suad ha spiegato che i crisantemi non sono legati, in Marocco, con i riti di commemorazione dei defunti, ma sono portati in dono alle feste e nei matrimoni. "Proprio come avete fatto voi oggi utilizzandoli per la decorazione dei giardini".

L'assessore Hutter ha poi affermato che "Nel verde - e in questi crisantemi - vediamo una possibile armonia sociale che si riallaccia con gli immigrati". Inoltre una parte dei crisantemi viene prodotta dagli ospiti delle carceri con i quali il Settore Verde pubblico da anni ha avviato una forma di collaborazione con risultati economico - professionali soddisfacenti.

Si aggiunge ancora che una quota dei crisantemi non è stata collocata in città ma, attraverso particolari tecniche di coltivazione programmata, ne viene ritardata la fioritura e sarà inviata a Ginevra dove l'Amministrazione comunale piemontese parteciperà con un proprio stand a quella che è stata definita l'ultima Floralies del millennio.

La mostra ginevrina sarà un'ulteriore occasione per far conoscere le bellezze di Torino a un pubblico internazionale. (m.m.)

Torino, 27 ottobre 1999

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