TORINO, MILANO E ROMA CONFERMANO LA VALIDITA' DEL DECRETO BERSANI

Si è svolta oggi a Palazzo Civico una Conferenza stampa sul tema "Decreto Bersani, privatizzazione dell'Enel e ruolo delle ex municipalizzate di fronte alla liberalizzazione del mercato elettrico".

Erano presenti Valentino Castellani, Sindaco di Torino, Giorgio Porta, Assessore alle Privatizzazioni e Strategie di Sviluppo del Comune di Milano e Linda Lanzillotta, Assessore alle Politiche Economiche Finanziarie e di Bilancio del Comune di Roma, che rappresentano i maggiori azionisti delle più grandi aziende elettriche municipali d'Italia. Erano inoltre presenti i presidenti delle tre aziende elettriche cittadine.

I tre amministratori, a nome dell'ANCI, hanno espresso viva preoccupazione per le dichiarazioni dell'Amministratore Delegato dell'Enel Tatò, formulate nel corso dell'audizione parlamentare del 27 gennaio scorso, che portano inevitabilmente a una contrapposizione tra Stato e Autonomie locali su un problema così importante per il futuro sviluppo del Paese.

L'ANCI, come già precisato nella recente Conferenza unificata Stato/Regioni/Città:
ribadisce la validità del Decreto Bersani che, recependo in modo fortemente innovativo la direttiva europea, costituisce un atto governativo di grande importanza per il nostro Paese e per il rilancio della competitività in Europa;
conferma le proposte di modifica al testo del Decreto legislativo sul recepimento della direttiva 96/92.CE a suo tempo presentate coerentemente agli obiettivi di liberalizzazione perseguiti dalla Direttiva europea e dalla normativa italiana di recepimento I relatori hanno auspicato quindi che tali proposte vengano accolte dal Parlamento e dal Governo nella versione definitiva del Decreto sul riassetto del sistema elettrico italiano; in caso contrario, sono pronti a porre ulteriormente in discussione il decreto in sede di Conferenza Stato/Regioni/Città.

Nel corso della conferenza stampa è stata rilasciata la seguente dichiarazione:
Le recenti dichiarazioni dell'Amministratore Delegato Enel sul Decreto Bersani ci spingono a sottolineare, in attesa del parere della Commissione parlamentare, l'assoluta urgenza di procedere all'applicazione della normativa comunitaria che prevede la liberalizzazione del mercato elettrico e la presenza di un unico operatore in ambito territoriale.
Alcuni interventi di autorevoli esponenti della maggioranza appaiono molto preoccupanti, laddove contestano un punto irrinunciabile: il rafforzamento della presenza delle imprese elettriche degli enti locali in vista della costituzione di diversi soggetti concorrenti in un mercato libero, come previsto in sede comunitaria.
Il dato ancor più significativo è che queste posizioni puntano a frenare i processi di privatizzazione in atto e danneggiano, in primo luogo, i cittadini utenti del servizio elettrico.
L'attuale schema di Decreto legislativo introduce indubbiamente notevoli innovazioni nel sistema elettrico nazionale avviando di fatto, con gradualità, la liberalizzazione di un settore fino ad ora caratterizzato da una forte presenza monopolistica. Abbiamo formulato un parere positivo sul Decreto, anche in relazione al fatto che il Governo, nella sede della Conferenza Stato - Regioni - Città, ha espresso la disponibilità ad accogliere gli emendamenti che abbiamo proposto per valorizzare le imprese elettriche degli Enti locali.
I dati dell'autorità per l'energia dimostrano che nelle aree urbane in cui operano oltre all'Enel anche le imprese locali, l'ente nazionale risulta sempre il meno efficiente.
Le città in cui operano le più importanti aziende elettriche locali confidano che la maggioranza e il Governo sappiano superare le resistenze che si oppongono a un provvedimento importantissimo per la modernizzazione dell'economia italiana e per la valorizzazione del patrimonio collettivo che le imprese elettriche degli Enti locali rappresentano.(m.m.)

Torino, 3 febbraio 1999

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