DICHIARAZIONE DELLE'ASSESSORE TORRESIN SUI LAVORI SOCIALMENTE UTILI

In relazione all'articolo apparso sul quotidiano "La Repubblica" in data odierna ed intitolato "Disoccupati, il Comune ci specula", nel quale la CGIL accusa l'Amministrazione Comunale di utilizzare i fondi ministeriali per posti "qualificati" che dovrebbero invece essere coperti con assunzioni trimestrali o semestrali (mentre per i lavori socialmente utili si dovrebbe prevedere l'assunzione di personale generico attinto dalle fasce più deboli delle liste di collocamento), l'Assessore al Lavoro del Comune di Torino precisa quanto segue:

"In data 14 gennaio, presso il Cinema Massaua, si sono svolte le chiamata pubbliche organizzate dalla Sezione Circoscrizionale per l'Impiego di Torino in attuazione di un progetto di lavori socialmente utili presentato dalla Città e regolarmente approvato dalla Commissione Regionale per l'Impiego, di cui le organizzazioni sindacali dei lavoratori (CGIL compresa) fanno parte.

Tali chiamate, tutte destinate a disoccupati di lungo periodo (iscritti al collocamento da oltre 24 mesi), sono state rivolte a lavoratori in possesso di semplici professionalità rilevabili anche da precedenti esperienze lavorative (giardinieri, falegnami, persone con minime conoscenze informatiche) al fine di garantirne un utile impiego in servizi erogati dalla Città.

Il possesso di questi minimi requisiti professionali, necessario per un inserimento immediatamente operativo, è inoltre condizione per consentire a questi disoccupati di svolgere un'esperienza professionale con aspetti di riqualificazione che li renderanno, a conclusione del progetto, più forti sul mercato del lavoro."

L'Assessore precisa inoltre che, nel rispetto della normativa attualmente vigente per i lavori socialmente utili, l'impiego di questi lavoratori non comporta né sostituzione di personale interno né appalti pubblici.
Questo progetto dimostra l'impegno esplicito della Città nel contrastare la disoccupazione e si configura come una risposta concreta, seppur parziale, all'aspettativa di migliaia di cittadini che sono alla ricerca di un lavoro e non si comprendono pertanto le ragioni della polemica sollevata a riguardo di tale iniziativa.(e.v.)

Torino, 16 Gennaio 1998

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