TORINO PREMIATA PERCHE' AMICA DEI BAMBINI

Il Ministero dell'Ambiente ha stilato la classifica delle città amiche delle bambine e dei bambini.

La città di Torino si è classificata terza a pari merito con Modena e prima fra le grandi città.

Le prime due città sono: al primo posto Fano (Pesaro) e al secondo Ferrara.

Al concorso hanno partecipato 80 città e solo quindici hanno raggiunto la soglia dei 18 punti di valutazione.

La commissione giudicatrice, presieduta dall'architetto Loguercio e composta anche da ragazzi, ha selezionato i comuni in base a una serie di indicatori riferiti all'ambiente, all'effettivo coinvolgimento dei bambini, alle proposte educative e ai progetti di riqualificazione delle periferie.

I PROGETTI E LE INIZIATIVE DELLA CITTA' DI TORINO

L'impegno dell'Amministrazione Comunale di Torino nei confronti della crescita di una prospettiva di città sostenibile e educativa si articola in un ampio ventaglio di progetti e iniziative, che fanno riferimento in particolare a tre Settori: il Sistema Educativo, l'Ambiente e il Decentramento con il Progetto Speciale Periferie.

SISTEMA EDUCATIVO

Scuole Nell'anno scolastico 1998/99 la Città gestisce 89 Scuole per l'infanzia (8592 alunni), 45 Asili Nido (3047 alunni) e 56 Laboratori.
Progetti famiglia e infanzia
I Punti Famiglia rappresentano uno spazio educativo rivolto alla famiglia e ai bambini compresi nella fascia d'età 0-6 anni e sono stati pensati come strutture che affiancano i servizi diretti all'infanzia (nido e scuola dell'infanzia). Il Progetto Famiglia è una sorta di riscoperta della scuola come luogo di prima accoglienza e confronto sui problemi che i genitori, i nonni e gli educatori si trovano ad affrontare nel rapporto quotidiano con i bambini. Il Progetto Gioco rappresenta quel complesso di servizi e attività nati per promuovere e diffondere la cultura ludica in tutte le sue forme, organizza e gestisce iniziative e spazi aperti a tutti i cittadini, il Centro per la Cultura Ludica, le ludoteche, due Punti d'Incontro, il gruppo Gioco in Ospedale. Della qualificazione e formazione permanente del personale che opera all'interno dei Servizi Educativi Scolastici si occupano i Centri di Documentazione.

Progetti Ambiente Urbano, Socio-culturale e naturalistico
Il Progetto Ambiente Educazione Sviluppo promuove esperienze ambientali educative e formative offrendo a bambini e adulti la possibilità di utilizzare le proprie percezioni e la creatività a partire dall'esplorazione come modalità di apprendimento e d'incontro con il mondo fisico e sociale. Alle attività proposte dai Laboratori si collegano gli scambi scolastici nazionali e internazionali, i soggiorni didattici al mare e in montagna, le iniziative di formazione, la partecipazione al lavoro di rete con scuole, enti, associazioni.
Il Progetto Ambiente Socio Culturale si propone di cogliere la complessità della vicenda umana attraverso gli aspetti della relazione interpersonale, dei rapporti sociali, delle strategie che l'uomo usa nella gestione comunitaria della vita, della cultura come ricerca, conoscenza trasmessa, esperienza di evoluzione.

Progetti Comunicazione, Espressione Artistico-culturale
I Laboratori della Comunicazione si inseriscono in modo formativo nella complessità dei processi educativi, giocando un ruolo importante per rendere disponibili, e quindi pienamente attivi, i molteplici linguaggi attraverso i quali si sviluppano le relazioni umane. Il Progetto Luoghi della Cultura si muove, fra attività formative, laboratori, rassegne, cartelloni, visite guidate, alla ricerca costante di elementi vitali nell'attività di artisti, enti, associazioni, fondazioni e gruppi che dedicano all'infanzia studio e sperimentazione, si propone come elemento aggregante e interattivo, fondando i propri valori nel dialogo fra le diverse realtà culturali presenti sul territorio.

Progetto Caleidoscopio
E' il risultato di una collaborazione con diverse agenzie educative presenti sul territorio (Associazioni, cooperative, professionisti), è una rete concreta di attività ed esperienze e rappresenta un sistema formativo che la città mette al servizio delle nuove esigenze dei bambini e delle loro famiglie con l'intento di contribuire ad un dialogo ricco fra orientamenti educativi diversi, offrendo possibilità di conoscenza del territorio e momenti di partecipazione attiva alla vita culturale della città. All'interno di “Le scuole con”; il progetto Caleidoscopio offre alle scuole la possibilità di realizzare esperienze originali e innovative in collaborazione con enti e associazioni.

Torino, Città Educativa

L'Associazione della Carta delle Città Educative nel 1996 si struttura come progetto che impegna la Civica Amministrazione, coinvolge 341 associazioni, enti, istituzioni, cooperative per un totale di 905 iscritti.
Qui di seguito vengono richiamati gli accordi pluriennali più significativi: integrazione stranieri nelle scuole statali, sostegno scolastico ai portatori di handicap, gruppi gioco in ospedale, scuole materne private, attività estive per bambini e ragazzi, attività di educazione ambientale, bilinguismo nella scuola, gestione servizi prima infanzia, attività educative rivolte alle scuole, cultura per l'infanzia.

AMBIENTE

Le aree gioco
Torino ha una grande varietà di parchi e giardini che occupano una superficie pari a mq 16.000.000, il 12% dell'estensione totale della città.
In numerosi parchi e giardini sono stati progettati degli spazi ludici dedicati ai bambini di età compresa tra i 3 e i 15 anni. Oggi nei giardini si contano 250 spazi giochi, distribuiti in tutte le circoscrizioni cittadine con presenze non sempre omogenee. Dal 1993, dedicando forze mirate a questa attività, si è avviato un programma di interventi più completo che ha coniugato la funzione ludico-educativa con una maggiore attenzione al colore, alla forma e ai materiali impiegati nella costruzione delle strutture gioco. Contemporaneamente è stata prestata tutta l'attenzione dovuta alla sicurezza nell'uso delle attrezzature, rifacendosi alla normativa tedesca nell'attesa di prescrizioni comunitarie.
In breve tempo venne avviato un progetto di riqualificazione, con l'obiettivo di riaprire al pubblico tutta l'area e restituire ai cittadini uno spazio verde risanato e gradevole.
Il primo passo fu realizzato nell'estate del 1995 con l'apertura del Parco Giò: una grande area attrezzata per i giochi dei più piccoli, con arredi in grado di richiamare la storia del luogo, i corsi d'acqua, gli animali. Sono stati installati nuovi giochi per i bimbi, panchine, e vari elementi di arredo.

Nuovi spazi per il gioco e l'incontro con il programma “Cortili verdi”
E' necessario un preciso impegno comune di genitori, insegnanti, responsabili pubblici per ricostruire nel contesto residenziale, negli spazi pubblici e scolastici un ambiente corrispondente ai bisogni di gioco, di tempo libero e di socializzazione di bambini e ragazzi.
Non basta inserire nel verde pubblico esistente qualche area riservata al gioco e arredata con attrezzature standardizzate. I bambini non sono i soli a cercare lo spazio all'aria aperta.
Erre come….conoscere e giocare con i rifiuti
Un mostra realizzata nella primavera 1997, ha fatto nascere un progetto di risistemazione della Mostra con una sede permanente. E' attiva una campagna di raccolta differenziata dei rifiuti che coinvolge circa 200 scuole torinesi.

DECENTRAMENTO

Piccoli in periferia
Il progetto Speciale Periferie (PSP) è un nuovo settore dell'amministrazione comunale della Città di Torino, basato principalmente sulla valorizzazione e sulla messa in rete delle risorse e delle iniziative esistenti all'interno della struttura amministrativa, con quelle presenti all'interno dei quartieri di intervento.

Il PSP intende promuovere azioni integrate di sviluppo locale attraverso il metodo della progettazione partecipata. Ciò comporta la sperimentazione di modi diversi di lavorare all'interno della pubblica amministrazione e nei rapporti fra pubblica amministrazione e cittadini.
Nella proposta metodologica del Progetto Periferie un'intenzione determinante è data allo sviluppo del protagonismo infantile. Il Progetto Periferie intende riconoscere il pensiero, i sentimenti e le azioni dei bambini, in due diversi modi: attraverso la promozione, da parte dello stesso PSP, di attività conoscitive e progettuali che coinvolgono direttamente i più piccoli, e attraverso la valorizzazione e la messa in rete delle esperienze già esistenti sul territorio, che vedono protagonisti i bambini in azioni di sviluppo locale.(ra.g.)

Torino, 22 dicembre 1998

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