CENTO MILIARDI IN TRE ANNI PER I PASTI DELLA SCUOLA DELL'OBBLIGO

Il 31 agosto scadrà l'appalto per la fornitura dei pasti agli alunni della scuola dell'obbligo e dei centri estivi, ai quali deve provvedere il Comune.
La Giunta Comunale ha stamani approvato una delibera (98/3602/07) che avvia la gara di licitazione privata per assegnare la fornitura dei pasti dal 1 settembre 1998 al 31 agosto del 2001.

Il prezzo massimo consentito sarà di 7.700 lire a pasto, contro le 7.500 dell'appalto del luglio 1995, poiché si è tenuto conto dell'aumento dei prezzi e dei nuovi obblighi per le imprese che si aggiudicheranno le forniture.

Infatti saranno a carico di queste ultime gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria dei locali utilizzati per consumare i pasti (tinteggiature, riparazioni di vetri ed infissi) e la gestione e manutenzione delle attrezzature di servizio (banconi, carrelli termici), compresa la sostituzione in caso di necessità.

Nelle scuole nelle quali saranno fornite diete speciali singole le imprese dovranno fornire i forni a microonde per riscaldare le porzioni precedentemente raffreddate per conservarle.

Non sarà invece possibile estendere a tutta la città la sperimentazione di menù completamente biologici avviata dalle scuole della Circoscrizione 5, che si esaurirà alla scadenza dell'appalto. Per evitare che, proseguendo con iniziative sperimentali, si accentuino differenze di trattamento nell'utenza la scelta sarà la fornitura a tutte le scuole di prodotti ortofrutticoli di tipo biologico, con la possibilità di estenderla anche ad altri prodotti, se disponibili sul mercato.

La distanza dello stabilimento di produzione influirà negativamente sul punteggio acquisito nella gara, mentre saranno premiate nella valutazione le ditte che presenteranno progetti di valorizzazione ambientale dei refettori nei quali i pasti vengono distribuiti.

La spesa complessiva prevista, per i 9 lotti nei quali verranno suddivise le forniture, sarà di 100 miliardi e 473 milioni.(e.v.)

Torino, 7 Maggio 1998

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