A TORINO "NEGOZI APERTI ANCHE LA DOMENICA"
Dal 13 settembre al 27 dicembre 1998

Il Comune di Torino, Ascom e Confesercenti, con la collaborazione di oltre 50 associazioni di Via, presenta "Negozi aperti anche la domenica", iniziativa che promuove l'apertura domenicale dei negozi. L'iniziativa, che comincerà domenica 13 settembre e durerà fino a domenica 20 dicembre, prende spunto dal cosiddetto decreto Bersani (n.144, 31 marzo 1998) che entrerà in vigore nella primavera del 1999 e che prevede, tra l'altro, l'apertura dei negozi nelle domeniche di dicembre e in altre otto domeniche l'anno.

E' convinzione della Città di Torino, dell'Ascom e della Confersercenti che tali aperture sono opportune solo se i commercianti vi aderiscono numerosi e se turisti e cittadini possono ricavarne un servizio utile. Si è quindi deciso di realizzare un esperimento che coinvolge direttamente i rappresentanti del commercio, al fine di rendere vivibili ogni domenica aree distinte della città.

La manifestazione prevede un calendario nato dalla collaborazione dei soggetti coinvolti che individua domenica per domenica le zone di apertura. Ogni volta un gruppo di vie, con un criterio di distribuzione a scacchiera nella città, terrà i negozi aperti, spesso attivando momenti di intrattenimento pubblico.

E' la prima volta in Italia che una grande area urbana promuove l'apertura domenicale in maniera programmata, secondo un progetto di riqualificazione turistica e commerciale che ha già dato i primi frutti con il grande afflusso di pubblico nei giorni della Sindone, perdurato peraltro nei mesi estivi.

L'obiettivo complessivo di "Negozi aperti anche la domenica" è quello di realizzare una città vivibile, sempre aperta per i cittadini ma anche per chi la visita la prima volta, e attua una sperimentazione complessiva di un processo che coinvolgerà da vicino tutti gli italiani a partire dal prossimo anno.
Il progetto di riforma globale del commercio prevede l'individuazione degli addensamenti commerciali, che si identificano con una realtà già esistente, le Associazioni di Via; su tali realtà si basano i criteri di sviluppo e di riferimento della qualità dell'offerta commerciale, ma si rinnova anche il rapporto tra commercio e territorio, una miglior conoscenza della città e lo sviluppo di nuovi rapporti sociali.

Se l'esperimento darà esito positivo, verrà ripetuto a partire dal mese di gennaio fino al mese di aprile.

Poiché il decreto Bersani prevede anche che ogni singolo Comune stabilisca se e quando effettuare la chiusura settimanale, a partire dal 14 settembre verrà sperimentata anche tale porzione di decreto. Tale esperimento consiste nel fatto che, per gli esercizi appartenenti alla stessa categoria merceologica, non sarà più necessario tenere ferma l'attività nello stesso momento.

La Città di Torino, in accordo con Ascom e Confesercenti, lascerà libertà di scelta ai commercianti, che esporranno al pubblico la propria opzione.

La risposta dei commercianti sarà osservata con attenzione, per verificare se prevarrà la turnazione regolamentata o quella spontanea; ci auguriamo che prevalga questo secondo orientamento. Comunque, quale sia l'esito dell'esperimento, eventuali disservizi non potranno essere addebitati a rigidità burocratiche volute dall'Ente pubblico.

Sempre in quest'ambito di iniziative ricordiamo che con precedente ordinanza il Comune di Torino ha eliminato l'obbligo per i pubblici esercizi (bar e ristoranti) della chiusura settimanale. Chi la vorrà mantenere dovrà comunicarlo in modo esplicito all'interno del locale. Tutti gli altri potranno esercitare sette giorni su sette.

Torino, 8 settembre 1998

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