CONSIGLIO COMUNALE DI TORINO
Centocinquant'anni fa le prime votazioni per eleggere i rappresentanti dell'assemblea municipale.

Si è svolta stamani, al Teatro Carignano, una cerimonia per ricordare i centocinquant'anni del primo Consiglio comunale di Torino costituito sulla base di elezioni. Fu infatti il 7 novembre del 1848, il giorno in cui i Torinesi si recarono per la prima volta alle urne, allo scopo di votare gli uomini che li avrebbero rappresentati in Sala Rossa.

Nel corso della cerimonia - che si è aperta con gli interventi del presidente del Consiglio comunale, Mauro Marino, del sindaco Valentino Castellani e del presidente della Deputazione subalpina di Storia Patria, Gian Savino Pene Vidari - sono stati presentati il progetto di costituzione dell'Associazione dei consiglieri comunali (che accoglierà sia gli ex consiglieri, sia quelli in carica) e il libro "1946- 1998. Il Consiglio comunale di Torino nell'Italia repubblicana, un volume della collana "Atti consiliari - Serie storica", curata dall'Archivio storico della Città.

Targhe commemorative sono state consegnate a consiglieri eletti nell'anno 1946, a sette ex sindaci della Città (Giovanni Picco, Giovanni Porcellana, Diego Novelli, Giorgio Cardetti, Valerio Zanone, Maria Magnani Noya e Giovanna Cattaneo) e a Domenico Carpanini, primo presidente del Consiglio comunale.

Il presidente del Consiglio comunale, Mauro Marino, parlando agli amministratori comunali di ieri e di oggi , ha dichiarato che "ricordare i 150 anni del Consiglio Comunale, ponendo l'accento sugli ultimi 52 di elezioni democratiche, significa onorare un'istituzione che vuole essere il primo anello di congiunzione fra il cittadino e lo stato. Un organo di rappresentanza della comunità locale in cui, pur nel pluralismo di vedute, tutti i cittadini si possano riconoscere."

Il sindaco Castellani - sottolineando che i comuni, con i loro organismi, stanno assumendo un rilievo sempre maggiore in un panorama politico ed economico che scavalca gli ambiti strettamente locali - ha affermato che "le città stanno diventando la cabina di regia di sistemi territoriali dove il ruolo degli stati nazionali si attenua per dare spazio a entità sovranazionali. E questo nuovo ruolo dei comuni impone anche una riflessione sui loro organi di governo, sui diversi compiti che per gli organismi comunali ha disegnano la legge 81 del 1993 (elezione diretta del Sindaco con nuove competenze per Giunta e Consiglio comunale). Un accenno del sindaco di Torino anche al tema della finanza locale. "Oggi - ha detto Castellani - sembrano in molti appassionarsi di più agli aspetti giuridici delle riforme, ai temi relativi all'ordinamento piuttosto che al problema delle risorse. Ma, ridefinire in maniera innovativa la destinazione delle risorse a livello locale è la domanda che ha più urgente bisogno di risposta."(m.g.)

Torino, 7 novembre 1998

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