CASTAGNOLI INSEGNERA' ARTE ALLA GALLERIA D'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
Tra i nuovi progetti uno spazio per i giovani artisti, grandi mostre, importanti acquisizioni, un piano pubblicitario per rilanciare la Galleria

Il nuovo Direttore della Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino, dal mese di settembre un pomeriggio la settimana, terrà dei corsi di formazione di storia dell'arte dal classicismo ai giorni nostri. Lo ha annunciato, oggi pomeriggio, durante l'audizione voluta dalla V commissione permanente del Consiglio comunale, presieduta da Franco Quesito.

Castagnoli e la presidente del consiglio di amministrazione della Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea. Giovanna Cattaneo, hanno anche illustrato i progetti per la Galleria. Durante le ferie ( luglio, agosto) verranno riallestite le collezioni dell'ottocento e novecento e l'area contemporanea, senza interferire con l'ingresso del pubblico che potrà accedere ugualmente ad una delle due collezioni.

"E' un museo importante - afferma PierGiovanni Castagnoli - ricco di straordinarie collezioni. Il secondo in Italia dopo quello di Roma. Noi ci muoveremo su tre indirizzi per rivalutarlo: promozione, conservazione e integrazione".

Trecento opere delle 1200 esposte verranno messe nei depositi per dare più risalto al nuovo allestimento. Ma queste trecento non rimarranno sepolte dalla polvere. Si pensa già di metterle a disposizione degli studiosi, dei musei che le richiedano per completare le loro mostre. Insomma, si potrebbero definire quadri itineranti.

Sempre in estate partirà la campagna di promozione. Un esempio degli slogan sarà: "Puoi copiare la tua opera, qui, alla Galleria d'Arte Moderna". Non per quest'anno, ma durante il 1999 verrà creato uno spazio per i giovani artisti al di fuori della Galleria.
"Uno spazio - spiega Castagnoli - per far convogliare tutte le esperienze, (musica, danza, video, pitture, sculture) per offrire opportunità, senza creare illusioni. Uno scambio di esperienze di informazioni di qualità".

Un progetto tutto da giocare con l'estero per far conoscere meglio gli artisti italiani e ospitare anche quelli stranieri. Un aiuto alla promozione dei giovani artisti mai fatto nella storia dell'arte italiana a differenza della Francia, Germania, e altri paesi con le loro istituzioni come il Goethe ed i Centre culturel.

Così "escono dal cassetto" anche le future mostre.

"Faremo grandi mostre storiche - continua PierGiovanni Castagnoli - e non sono sogni. Bisogna partire subito per poter creare il grande evento. Abbiamo in mente un'esposizione sul Simbolismo in Italia (mai fatta); La scultura italiana dell'800. Da Canova a Medardo Rosso (probabile, per gli spazi, alla Promotrice), Arte e Tempo cioè quanto ha inciso il tempo sulla modificazione dell'esperienza dell'arte contemporanea". Mostre di spessore culturale, attrattive del nostro tempo. Ma non è finita.

La Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino vuole acquisire una mostra all'anno, in "Circuito" in Italia o all'estero.
Poi una mostra sulle attività artistiche che si svolgono a Torino, in collaborazione con la Regione Piemonte.

E le mostre prodotte dalla Galleria stessa da far girare all'estero per accreditare sempre di più l'immagine del museo al di là dei nostri confini.
Sull'attività didattica si trovano d'accordo sia Castagnoli, che la Cattaneo: "E' un fiore all'occhiello per noi, ma l'impegno deve allargare il proprio orizzonte oltre la scuola dell'obbligo.

"La forza del museo - conclude Castagnoli - è nella ricchezza dei suoi depositi, perché con questo patrimonio si può cambiare, rileggere e reinterpretare il passato stando attenti alle tendenze culturali".
I prossimi acquisti si indirizzeranno verso l'arte degli anni novanta, per allargare le potenzialità della sezione contemporanea, per lasciare una testimonianza dei nostri tempi.

Alla Cattaneo, invece, l'ingrato compito di far quadrare il bilancio.
"Siamo all'inizio - dice il presidente del consiglio di amministrazione - e dipendiamo per i finanziamenti dal Comune. Non abbiamo un bilancio nostro. Quando lo avremo saremo "autonomi" pur nel rispetto degli indirizzi del Consiglio Comunale".(a.g.)

Torino 4 giugno 1998

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