Con la demolizione delle ciminiere dell'ex stabilimento siderurgico

DECOLLANO I LAVORI PER ENVIRONMENT PARK

Torino, polo scientifico ed industriale di rilievo internazionale e, al contempo, città che presta grande attenzione alla qualità della vita, si appresta ad ospitare un centro tecnologico che sarà in grado di fornire ad interlocutori pubblici e privati una struttura di servizio nel campo dell'innovazione ambientale.

Environment Park, il primo parco scientifico in Europa interamente dedicato a tali tematiche, con obiettivi di assistenza e trasferimento di tecnologie alle imprese e di sviluppo della ricerca applicata, sorgerà nell'area della ex Teksid, tra corso Mortara e via Livorno.

Qui il Politecnico di Torino aprirà un laboratorio di ingegneria e di tecnologie ambientali, l'Università allestirà un centro di analisi chimiche speciali, il Cnr un laboratorio di cosmo-geofisica, l'unità sanitaria locale il servizio di rilevamento dell'inquinamento atmosferico e le aziende municipalizzate un osservatorio di ricerca sui rifiuti.

A queste si aggiungeranno attività private legate alla riconversione ecologica dei cicli produttivi e impegnate nella certificazione dei processi di natura ambientale.

Soci dell'iniziativa (che ha un capitale sociale di 8 miliardi di lire), sono la Finpiemonte, con una quota azionaria del 35%, il Comune di Torino con il 9%, l'Unione Industriale con l'1%. Presenti nella società con l'11% anche l'Aem, l'Acquedotto, l'Amiat , la Camera di Commercio e l'Aps. Martedì scorso il sindaco Castellani, l'assessore all'ambiente Vernetti e l'amministratore delegato di Environment Park Franco Mana hanno fatto il punto sulle tappe dei lavori, con un sopralluogo in cantiere, pretesto, l'abbattimento con l'esplosivo della ciminiera delle ex ferriere, alta 40 metri, e della torre in cemento armato dell'acquedotto interno.

L'ambizioso progetto di riqualificazione urbana consentirà di portare a termine, entro i prossimi giorni, una sostanziale opera di bonifica con la demolizione dei capannoni dismessi, e di avviare la ricostruzione del primo lotto dei nuovi fabbricati che saranno pronti già entro la fine dell'anno prossimo: costo 53 miliardi, dei quali 36 forniti dalla Unione Europea e in parte dalla Regione Piemonte.

Le dimensioni finali del progetto prevedono 30mila metri quadrati di laboratori, uffici, centri di servizio, realizzati all'insegna del rispetto ambientale.

L'attuale contesto industriale, assai degradato, sarà sostituito da circa 22mila metri quadrati di spazi pubblici aperti verso il fiume Dora ed il nuovo insediamento costituirà una sorta di "porta" del parco fluviale.

Inoltre, una volta terminati i lavori, l'accesso ad Environment Park avverrà sia attraverso via Livorno e sia dalla nuova strada che costeggerà il Parco dalla parte opposta del corso d'acqua, verso l'abitato.

L'assessore Vernetti si è anche impegnato a far sì che il cantiere, una volta strutturato, permetta ai cittadini attraverso una operazione di "comunicazione trasparente" di seguire da vicino - in progress - lo stato di avanzamento delle opere. Il centro catalizzerà personale qualificato, come ha ricordato il sindaco Castellani parlando del trasferimento ad Environment Park del "lavoro di esperti, legato soprattutto all'intelligenza", in un contesto che nei decenni passati era stato una fabbrica siderurgica dove la fatica fisica ed il lavoro manuale erano il pane quotidiano.

Tuttavia i parchi scientifici sono uno dei nuovi strumenti di politica industriale efficaci per incentivare la diffusione dell'innovazione tecnologica a favore delle piccole e medie industrie e per favorire la creazione di nuove aziende, attraverso la realizzazione dei cosiddetti "incubatori" di impresa.

In Piemonte sono già operativi il Tecnoparco del Lago Maggiore, a Verbania, e Bioindustry Park a Colleretto Giacosa, nei pressi di Ivrea. Inoltre la costruzione del centro torinese darà l'avvio concreto alla riqualificazione urbanistica della Spina 3 (Stazione Dora - via Livorno - corso Umbria), che restituirà a Torino un'ampia area di utilizzo nel pieno rispetto della sostenibilità ambientale e della valorizzazione paesaggistica. (g.f.)

Torino, 27 maggio 1997

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