SUL MERCATO UNA SECONDA TRANCHE DEI B.O.C. DEL COMUNE DI TORINO

La Giunta Municipale ha approvato nella sua seduta di stamani, con la delibera n.97/7739/24, la proposta al Consiglio Comunale di emissione di una seconda tranche del prestito obbligazionario denominato "Città di Torino 1997/2017" per un ammontare complessivo di 37,4 miliardi di lire. In questo modo l'ammontare complessivo del B.O.C. passerà dai 62 miliardi iniziali ad oltre 99. L'estensione dell'emissione di B.O.C. è la prima a livello nazionale. La seconda tranche, così come è stato per la prima, sarà sottoscritta "a fermo" da un pool di banche coordinato dal Crediop S.p.A. e costituito, oltre che da questo istituto, dalla Banca Commerciale, dalla Banca di Roma, dalla Banca Nazionale dell'Agricoltura, dalla Banca Popolare di Milano e dalla CARIPLO. Resterà ferma l'indicizzazione dei B.O.C. al RIBOR (Rome Interbank Offered Rate) a sei mesi, con in più uno spread dello 0,20%, ed anche questa tranche dovrebbe beneficiare della retrocessione della ritenuta di imposta del 12,5% da parte dell'Amministrazione Finanziaria dello Stato.

I Fondi che si raccoglieranno con questa operazione saranno utilizzati principalmente per finanziare il restauro dei Giardini Reali, per la manutenzione straordinaria del Teatro Regio e per alcuni interventi di edilizia scolastica e di riqualificazione urbana (ad esempio la sistemazione di piazza Galimberti e l'acquisizione dell'ex dopolavoro Lancia di piazza Robilant).

La Città ha avuto una valutazione di rating "AA" (con prospettive stabili) da parte della Standard & Poor e tale lusinghiero giudizio è stato inserito nella Counterparty Ratings Guide, pubblicata recentemente dalla stessa S&P e riguardante 6000 tra i principali enti pubblici e privati del mondo.
L'amministrazione finanziaria del Comune ha attualmente allo studio emissioni ulteriori di B.O.C. di diverse forme tecniche, non escludendo la possibilità di offerta al pubblico.

Secondo gli Assessori Alberione e Peveraro, presentatori della delibera, "si conferma la minore onerosità di tale forma di finanziamento , dovuta al minore pagamento di interessi, e si può far fronte efficacemente alle necessità di investimento dell'Amministrazione Comunale". (e.v.)

Torino, 11 Novembre 1997

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