I DIECI ANNI DI GIOVEDI' SCIENZA

In dieci anni GIOVEDISCIENZA ha esplorato un po' tutti i campi della ricerca. Pur continuando l'opera di informazione, nell'undicesimo anno è sembrato opportuno introdurre anche una riflessione critica sul metodo scientifico e sui suoi obiettivi.

E', questo, il filone nuovo che emerge nella stagione 1996/97 di GIOVEDISCIENZA, ed è ben riconoscibile in almeno quattro appuntamenti. Il primo con il titolo "Perchè lavorare nello spazio", ha per protagonisti l'astronauta Maurizio Cheli, che sullo Shuttle ha seguito la seconda missione del satellite italiano "Tethered", e Attilio Ferrari, direttore dell'Osservatorio Astronomico di Torino: passati gli anni pionieri, le attività spaziali stanno infatti entrando nella maturità e devono identificare nuovi obiettivi, non solo scientifici ma anche industriali e commerciali, per giustificare i forti investimenti richiesti, ad esempio, per la stazione spaziale internazionale "Alfa" che sarà in orbita nei primi anni del prossimo secolo.

Ancora pił esplicita la riflessione sulla tecnologia e sulla scienza sarà nelle conversazione che terranno Vittorio Marchis (Politecnico di Torino) sul ruolo delle macchine nella cultura e Paolo Rossi (Università di Firenze) sui rapporti tra filosofia e ricerca scientifica. Per finire con un incontro/scontro che si annuncia molto spettacolare tra il fisico Tullio Regge e il filosofo Gianni Vattimo.

Un altro filone di quest'annata di GIOVEDISCIENZA è quello della salute e della fisiologia del nostro organismo. Incomincerà Piero Angela raccontando l'avventura di una nuova vita che si sviluppa nel grembo della madre, poi Silvano Boccardi illustrerà i progressi della bioingegneria contro gli handicap, Fulvio Mavilio e Luigi Naldini faranno il punto su quella nuova frontiera della medicina che è la terapia genica, Pier Carlo Marchisio e Carola Pozzetto spiegheranno il linguaggio con cui le nostre cellule si scambiano messaggi.

Due le incursioni nel mondo degli animali: Giusto Benedetti accompagnerà il pubblico del Teatro Colosseo tra i mostri immaginari e reali, dal serpentone di Loch Ness al topo transgenico, mentre Dànilo Mainardi cercherà di tracciare il confine tra il comportamento consapevole e gli automatismi istintivi.

Da segnalare, infine, la serata dedicata alla "Città cablata" e alle nuove tecnologie delle telecomunicazioni che nei prossimi anni rivoluzioneranno le nostre abitudini, il nostro modo di lavorare e di divertirci; e la serata nella quale Giorgio Peyronel e Francesco Abbona ci guideranno alla scoperta del mondo minerale.

Organizzati da Extramuseum con il contributo dell'Assessorato alla Risorse Culturali e la Comunicazione della Città di Torino, della Regione Piemonte, di "Tuttoscienze-La Stampa" e della Stet, i GIOVEDISCIENZA saranno condotti come sempre da Piero Bianucci, giornalista scientifico e autore di una ventina di libri di divulgazione e narrativa. Il primo appuntamento è per il 28 novembre al Teatro Colosseo, ore 17.45, per scoprire, con Giusto Benedetti, i segreti di una zoologia dell'immaginario oggi approdata alla realtà degli animali progettati in laboratorio.

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