Bach, Beethoven, Berg. Le “tre B” della musica riformulate
nel nuovo millennio dal programma di Sintonie 2005. Solo un piccolo
aggiornamento delle “tre B” dei nostri nonni: Bach, Beethoven,
Brahms.
Restano i punti fermi dell’etica luterana di Bach e della morale
illuministica di Beethoven. Però l’impegno sociale di
Berg ha preso il posto della malinconica disillusione di Brahms.
Bach e Berg, pur lontani nel tempo e nello stile, sono vicini nella
poetica delle opere eseguite. La Passione secondo Matteo e il Wozzeck
hanno in comune il tema della compassione. Un oratorio sacro e un’opera
in forma d’oratorio, divenuta (senza scene) spettacolo di sola
musica che sfida lo strapotere dell’immagine del mondo moderno.
Nella mondiale spettacolarizzazione televisiva e cinematografica della
violenza e del dolore, Wozzeck e Passione secondo Matteo propongono
la pietà nella dimensione interiorizzata del puro ascolto.
Eppure, paradossalmente, le immagini non mancheranno. Per il solo
Wozzeck, il laboratorio multimediale sottotitolato «iconografia
del perdente», la rassegna cinematografica, oltre alla possibilità
di specchiarsi nell’originale: il pezzo teatrale Woyzeck di
Büchner da cui è tratta l'opera. E ancora, per l’urlo
angosciato della musica di Berg, il corrispettivo artistico su carta
con la mostra sulla Grafica dell’Espressionismo tedesco.
Anche la Passione secondo Matteo, come Beethoven, ha la sua rassegna
cinematografica e la sua iconografia, con la mostra di disegni, incisioni
e manoscritti sulla Passione. Vedere e ascoltare. E ascoltare parole
e suoni con il medesimo soggetto, ma non sempre con lo stesso intento.
Un’occasione per verificare se la società attuale abbia
modificato le nostre attitudini percettive, ottundendoci l’udito
a favore della vista.
Franco Pulcini