Martedì 21 settembre 1999
ore 17 - Conservatorio Giuseppe Verdi

"Voci"


Quartetto vocale Baraonna
Angela Caporale
Rosella Caporale
Delio Caporale
Vito Caporale

Duo Nepon-Polesitsky
Faye Nepon
, voce
Igor Polesitsky, viola

Carlo Pestelli, voce e chitarra

Lo spettacolo trova un unico precedente in un concerto fiorentino del novembre dell'anno scorso ideato da Luciano Berio che, da sempre insofferente alle aride barriere nell'arte, decise di convocare questo gruppo di musicisti, apparentemente molto diversi, per l'apertura della stagione concertistica di "Tempo Reale". Ne scaturì un concerto inconsueto e anche divertente che porta alla ribalta tre diversi mondi sonori.
Iniziano i Baraonna, che si cimentano con il più famoso repertorio partenopeo riarrangiato in modo personalissimo, da Scalinatelli e Munastero 'e Santa Chiara a composizioni proprie come Ninna nanna e il virtuosistico Fulte.
Con Faye Nepon, assecondata dal "diabolico" violinista ucraino Igor Polesitsky, ascoltiamo invece la struggente evocazione del variegato universo musicale ebraico: canti di lode, di corteggiamento amoroso, feste, canti di ringraziamento e altro ancora nell'interpretazione curata e sensibile dell'ormai collaudatissimo duo.
Con Pestelli, incontriamo un cantautore a metà fra tradizione e innovazione e con tanta voglia di originalità: canzoni dal sottofondo onirico come Tarabas, ieri sera o Binario tre, ballate folk come Un milione di parole - sulla difficoltà di dire cose e non solo parole - e per finire strofette musicali dal linguaggio grottesco come Filomena e Un po' per Clelia e un po' per celia, personaggi femminili tutti da ridere.

Quattro voci, quattro fratelli salernitani, Angela, Vito, Rosella e Delio Caporale, quattro diverse estensioni e colori timbrici: ecco gli elementi che caratterizzano l'originale impasto vocale, costruito su strutture melodiche e soluzioni armoniche ben riconoscibili. Il Quartetto vocale Baraonna, formatosi nel 1993, ha scelto la polifonia e il contrappunto quali elementi stilistici compositivi e di arrangiamento, ma anche tutte le tradizionali tecniche di armonizzazione attribuite alla scuola dei più grandi gruppi vocali del mondo. La sperimentazione espressiva ha condotto il gruppo alla fusione tra diverse culture e influenze musicali, il punto ideale in cui sonorità etniche diverse, influssi mediterranei e partenopei, si fondono in un'unica espressione artistica che colloca il prodotto musicale sul piano della ricerca e della sperimentazione compositiva. Non solo virtuosismo tecnico e acrobazie contrappuntistiche ma anche e soprattutto calore e forte sensibilità. Per l'appuntamento torinese, il gruppo presenterà un concerto per sole voci, che raccoglie brani originali e classici tratti dal repertorio tradizionale napoletano.

Il Duo Nepon-Polesitsky è composto da Faye Nepon, cantante, e Igor Polesitsky, violinista/violista. Con base a Firenze, i due musicisti hanno iniziato la loro collaborazione insieme al pianista/compositore Joel Hoffman nel 1995 con l'intento di esplorare il ricco e variegato panorama della musica ebraica tradizionale nel mondo, presentando concerti che comprendono brani dal repertorio yiddish, giudeo spagnolo ed ebraico italiano e inglese.
Originaria di Chicago, dove si è formata nell'ambito della musica classica, Faye è una conosciuta cantante di jazz e di musica ebraica in Italia. Igor occupa invece il posto di prima viola nell'orchestra del Maggio Musicale Fiorentino. Cresciuto a Kiev, musicalmente parlando è nato suonando la musica klezmer sul violino. Insieme, questi musicisti hanno creato uno stile caratterizzato dall'amalgama dei linguaggi musicali klezmer, jazz e classico. Costituitosi in occasione del concerto di "Tempo Reale" ideato da Luciano Berio, tra i tanti concerti del duo spiccano quelli del 20 Festival Internazionale di Cultura Ebraica di Venezia e per il Centenario del 100 Congresso Sionista di Basilea, il concerto dal vivo trasmesso da Radio 3 Suite per Le Stanze della Musica e quelli dedicati alle opere del poeta-compositore polacco Mordechaj Gebirtig alla radio nazionale Austriaca ORF di Vienna, al Teatro Yiddish di Varsavia, all'Istituto di Cultura Ebraica di Cracovia e al Teatro luvarra di Torino. Con Joel Hoffman, Nepon e Polesitsky hanno inciso due cd, Tum-Balalayke per la EMA Records e un secondo interamente dedicato alle opere di Gebirtig che uscirà prossimamente per l'etichetta Amiata Records.

Carlo Pestelli è nato a Torino venticinque anni fa, ha iniziato a suonare la chitarra a dodici anni e studiato pianoforte e chitarra (Pino Russo e Slep tra i suoi maestri) al Centro Jazz della sua città e privatamente. Dopo una formazione rock si avvicina alla musica popolare e al folk italiano e le sue prime canzoni risentono l'influenza degli artisti del Folk Club come Ciovanna Marini e Fausto Amodei (con quest'ultimo ha cantato al Caffè Procope di Torino, al Festival di Radicondoli e al circolo "Hiroshima mon amour"). Ha partecipato a vari Festival dell'Unità in giro per l'Italia e collaborato con musicisti come Claudio Lolli o i Cantovivo di Alberto Cesa, gruppo folk di ventennale esperienza. Nell'estate del 1998 si è esibito in Italia e all'estero e ha partecipato al concorso "Cant'autori" di Silvi Marina dove è arrivato in finale. Nell'ottobre scorso ha suonato con Paolo Hendel nello spettacolo Liberainente svoltosi al Teatro Juvarra di Torino e nella stessa città si è esibito per il Salone della Musica. Ingaggiato da Luciano Berio, ha poi suonato a Firenze nell'ambito della rassegna concertistica "Tempo Reale" in un concerto di recente trasmesso da Radio 3. Le canzoni di Carlo Pestelli risentono della lezione di cantautori e poeti come Wolf Biermann, Paco Thanez e Brassens, ma anche degli influssi di Tenco, Buscaglione, Guccini, De Andrè e Fossati.



 

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