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3 luglio 2009

Una targa per ricordare il futurismo torinese

Dalle finestre del loro studio, potevano vedere gran parte della città e della collina. Ma è difficile pensare che ne traessero ispirazione per le proprie opere. A Luigi Colombo, detto Fillia (dal cognome della madre) e Mino Rosso, due artisti torinesi della prima metà del secolo scorso, la Città ha dedicato una targa, posta sul palazzo di via Cardinal Maurizio che ne ospitò il laboratorio creativo.
Fillia e Rosso vengono ricordati soprattutto per la produzione pittorica e per l'adesione al movimento Futurista. Il dolce declinare della collina torinese non ha, quindi, potuto ispirarli. Più facile pensare che lo furono i ruggiti sordi dei motori a scoppio delle prime automobili in circolazione per le strade del centro città, il fascino del dinamismo, la policromia dei materiali.
E d'altronde, Torino è città da sempre aperta alla creatività e particolarmente sensibile nei confronti delle discipline artistiche. Per questo, Fillia e Rosso vi trovarono il clima giusto per esprimere al meglio il proprio talento.
Del resto sin dagli inizi la storia del futurismo è intrecciata con la nostra città. Fin dal 20 febbraio 1909, data della pubblicazione del manifesto del futurismo su Le Figarò, quando in contemporanea il padre putativo del futurismo e autore del Manifesto futurista, Filippo Tommaso Marinetti, ne lesse il testo al teatro Alfieri di Torino, dove andava in scena il suo dramma "La donna è mobile". Marinetti, nel suo Manifesto, descrive il futurismo come: "energia, audacia, ribellione, velocità". Per i futuristi tutto era arte, attraverso linguaggi tradizionali ed altri originali: la letteratura, la pittura, la scultura, l'architettura, il mosaico, la ceramica, la danza, la fotografia, il teatro, il cinema, la musica e persino la gastronomia, come si può leggere nel manifesto "La cuisine futuriste".
"E' una visione dell'uomo a 360°, e per questo fuori dagli schemi tradizionali - ha sottolineato il presidente del Consiglio comunale Beppe Castronovo durante la cerimonia dello scoprimento della targa - una sfida alla complessità della società moderna cui il futurismo sembra dare alcune risposte. Perché nel concetto di cultura ci sta: tanto la rappresentazione di tutti, quanto il suo essere alla portata di tutti".

[fonte: CittAgorą]

Approfondimenti sul futurismo su wikipedia

immagine 1

La targa per ricordare il futurismo torinese

immagine 2 Particolare del Gonfalone della Città

immagine 3 Il discorso ufficiale del Presidente del Consiglio Comunale, Beppe Castronovo

immagine 4 L'intervento della Presidente della Fondazione Torino Musei, Giovanna Cattaneo Incisa

immagine 5 Il Gonfalone della Città posto accanto alla targa commemorativa

immagine 6 Beppe Castronovo scopre la targa

immagine 7 La targa intotolata a Fillia e Rosso, due futuristi a Torino


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