Il libro raccoglie diciassette storie di persone provenienti da tutto il mondo che hanno in comune l’essere approdate in Piemonte dopo un percorso migratorio. Le storie di vita sono artefatti narrativi e strumenti di conoscenza dell’alterità. La narrazione, infatti, è una forma di comunicazione che serve a dare significato all’esperienza e quindi a comprenderla e renderla fruibile. Raccontare una storia a qualcun altro significa fare un’operazione di riconoscimento del proprio essere nel mondo e della propria unicità. Per questo motivo, ogni anno al Centro Interculturale della Città di Torino, un gruppo di persone. accomunate dalla passione per la narrazione, sceglie una tematica e individua i potenziali narratori. Il tema individuato e narrato in questo testo è quello della genitorialità intesa in senso ampio e non soltanto come legame biologico. Una genitorialità con significati diversi in ogni parte del mondo, che si modifica ulteriormente nel percorso migratorio.
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