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Sei consigli per spiegare il terrore ai bambini (senza spaventarli)

Telefono Azzurro ha preparato un breve vademecum per affrontare il tema in modo costruttivo, seiconsiglicon consigli per genitori e insegnanti: è fondamentale non ignorare le loro paure e rassicurarli.

Di fronte a eventi drammatici come la strage di Nizza, è naturale che bambini e ragazzi si sentano spaventati e confusi. Come rispondere alle loro domande e come gestire le loro ansie? Ecco il vademecum stilato dal Telefono Azzurro, con sei consigli per genitori e insegnanti.

Accogliere le loro domande e paure. A partire da quello che i bambini esprimono e dalle loro curiosità, gli adulti devono sentirsi liberi di chiedere che cosa ne pensano, che cosa ne pensano i loro amici e se ne hanno già parlato con qualcuno.

Aiutarli a tornare alla routine: si continua con la vita di tutti i giorni. Ai bambini bisogna ricordare che nel mondo c’è ancora bontà, anche negli atti più semplici.

Prestare attenzione ai loro sentimenti ed emozioni: gli adulti dovrebbero dire ai bambini che è assolutamente comprensibile provare forti sentimenti di ansia o paura quando si viene a conoscenza di eventi come quello successo a Nizza.

Tranquillizzarli: dopo averne parlato, bisogna ricordate ai bambini che sono al sicuro.

Coinvolgerli: non vanno in alcun modo ostacolate le iniziative del bambino, il suo desiderio di essere altruista con atti di solidarietà o gesti simbolici. In queste occasioni si può riscoprire la forza dello stare insieme.

Rivolgersi a degli esperti: sia bambini che ragazzi e adulti possono fare domande al Telefono Azzurro, chiamando il numero (gratuito) 1.96.96 o scrivendo a www.azzurro.it/chat.

Fonte: corriere.it

  • Aggiornato il 19 Luglio 2016