Alla scoperta del metodo inventato dall’artista giapponese Liku Maria Takahashi che con sabbie di granulometria diversa ed essenze odorose permette alle persone cieche di apprezzare l’arte.
Rendere i dipinti accessibili a persone con disabilità visiva, e offrire a costoro il piacere della pittura. E’ questo l’obiettivo del metodo Maris inventato nel 2009 da Liku Maria Takahashi, pittrice, scultrice, teorica dell’arte, docente, nonché maestra di arti marziali e presidente della World Diversity Art Society. La texture di un’opera Maris, realizzata con sabbia di diversa granulometria ed essenze odorose, permette alle persone cieche di ‘vedere’ le tonalità di colore e le forme dipinte.
Il percorso di Liku Maria Takahashi
Dopo essersi laureata alla Tokyo Zokei University specializzandosi in scultura nel 1993, la ricerca artistica di Liku Maria Takahashi si è focalizzata principalmente sulla scultura fino al 2008. Nel 2009 ha inventato il metodo Maris, sviluppato per rendere i dipinti accessibili a persone con disabilità visiva e offrirgli così il piacere della pittura. Nel 2010, l’artista ha avviato il Maris Art Project, che si è sviluppato con la pubblicazione della Maris World Standard Table (rivista nel 2014), la realizzazione ed esposizione di opere, e la presentazione del progetto presso diverse istituzioni, inclusa la Perkins School for the Blind di Boston (Massachusetts) e sette musei di New York nel 2011. L’anno dopo, l’artista giapponese ha dato il via al Maris National Flag Project con cui, in aggiunta alle mostre itineranti e ai workshop, Takahashi ha avvicinato all’arte realizzata con il metodo Maris persone di diversi paesi. Recentemente ha vinto il 118° Concours Lépine, concorso internazionale di opere di ingegno, tenutosi a Parigi. Nel 2019 è stata ospite alla XII Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea di Firenze e quest’anno è stata selezionata a partecipare alla Biennale d’Arte Contemporanea di Londra.
Che cos’è il metodo Maris
Il metodo Maris è una forma di pittura multisensoriale. È il primo metodo di pittura al mondo concepito per essere accessibile a chiunque, a prescindere dall’abilità visiva e dall’età. Le opere d’arte realizzate con il metodo Maris possono essere apprezzate mediante elementi visivi, tattili, e olfattivi percepibili attraverso i sensi. Per questo si usano grani di sabbia disponibili in dieci granulometrie corrispondenti ad altrettanti colori e fragranze con dieci valori di luminosità cromatica e intensità olfattiva. Una sorta di braille della pittura che permette anche a chi non vede di percepire non solo le forme e i loro contorni, ma anche i colori e le sfumature.
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