Disabilità sensoriali

Tv streaming in Italia e inclusione, mancano servizi per ipovedenti

L’industria dell’intrattenimento dovrebbe migliorare il servizio di accessibilità per le persone affette da disabilità visive: c’è un’enorme mancanza di contenuti audio descritti sui servizi streaming in Italia. Lenstore ha analizzato a gennaio migliaia di film e programmi tv sia su Netflix che su Disney +, per scoprire quanti di questi siano forniti di audio descrizione.
 
Lo studio ha rilevato che solo il 39,22% dei film e dei programmi tv su Netflix Italia contiene descrizioni audio. Ciò significa che quasi due terzi (60,78%) del contenuto non sono accessibili agli utenti ipovedenti. Disney + ha ottenuto risultati migliori : il 68,01% dei film e serie tv su Disney+ Italia include descrizioni audio. Tuttavia, quasi un terzo (31,99%) dei film e programmi televisivi è inaccessibile al pubblico ipovedente su Disney+. Tra i titoli Netflix che non hanno una descrizione audio, la sitcom degli anni ’90 “Friends”, la trilogia fantasy di grande successo “Il Signore degli Anelli” ed i film della saga “Il Padrino”. Alcuni dei film e dei programmi televisivi su Disney + che non forniscono una descrizione audio includono l’amato cartone animato “I Simpson”, il premio Oscar “The Sound Of Music” e la serie di film “X-Men”. Le descrizioni audio forniscono informazioni vitali che riguardano il filo narrativo agli utenti ipovedenti, descrivendo in dettaglio l’azione che si svolge sullo schermo, tra cui espressioni facciali, impostazioni, movimento e testo. “Servizi come Netflix e Disney + hanno fornito a milioni di persone la necessaria evasione in questi tempi difficili, ma il lockdown è molto più alienante per le persone affette da disabilità visive, la cui vita sociale e l’accesso a servizi importanti sono stati notevolmente ridotti”, commenta Roshni Patel, BSc (Hons) MCOptom, Professional Services Manager presso Lenstore. “È importante che attività come queste siano accessibili a tutti. Senza descrizione audio, le persone con disabilità visive rimangono escluse da una grande quantità di contenuti”. “Rendere l’accessibilità una priorità all’inizio del processo di produzione potrebbe aiutare a cambiare le cose. Inoltre, è importante garantire che la condizione di accessibilità di film e serie tv sia presente nei contratti firmati con le aziende di produzione, ed impegnarsi con esse a migliorare i servizi e ad aumentare la quantità di contenuti a disposizione di tutti “, conclude.

Fonte: ansa.it

(lv/la)