Disabilità sensoriali

Disabilità, Uici: “Colpisce 5 milioni di persone, il governo non può dimenticarlo”

L’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti “guarda con ottimismo alla costituzione del nuovo Governo presieduto da Mario Draghi”. Lo dichiara il presidente dell’Unione Mario Barbuto. “Al Presidente del Consiglio e a tutta la squadra i ciechi e gli ipovedenti italiani augurano buon lavoro e grandi risultati per tutto il Paese, in primo luogo per le persone meno tutelate”.

Barbuto sottolinea anche “il ritorno del ministero delle Disabilità” che “va considerato come un auspicio importante della volontà del nuovo Governo di proseguire in modo anche più efficace le politiche di sostegno, valorizzazione e inclusione dei cittadini più svantaggiati. Tali politiche – indica Barbuto – dovranno essere attuate in modo trasversale a tutti i provvedimenti di legge e all’intera azione di Governo. Come Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti saremo a disposizione della Ministra Erika Stefani, per lavorare insieme e aiutarla a individuare le migliori soluzioni per rispondere con efficacia ai tanti bisogni delle persone con disabilità visiva, tra le più penalizzate da questa lunga fase di emergenza sanitaria”.

Qualche giorno fa l’Uici ha trasmesso alla Camera le proprie proposte sul Recovery plan: “Le nostre proposte sul Recovery plan affrontano il tema delle disabilità a tutto tondo attraverso l’innovazione tecnologica e digitale, la telemedicina e la tele assistenza, la prevenzione, la riabilitazione funzionale, il diritto all’accesso alla cultura, all’istruzione, al lavoro, alla mobilità, a un ambiente urbano più green e vivibile. Senza dimenticare il tema delle disabilità plurime gravi, gravissime, le risorse per il dopo di noi, il lavoro prezioso di miglia e miglia di caregiver e volontari che hanno il diritto di uscire dall’attuale condizione di esseri invisibili”. Conclude Barbuto: “Le disabilità in Italia colpiscono oltre cinque milioni di persone e influenzano la vita di milioni di famiglie. Il Governo e il presidente Draghi non devono e non possono dimenticarlo”.

Fonte: redattoresociale.it

(lv/la)