Disabilità sensoriali

Favole oltre le parole, Rodari è per tutti con il libro dei simboli

Fosse stato ancora vivo, probabilmente Gianni Rodari avrebbe scritto una delle sue favole anche per spiegare ai bambini – e non solo a loro – la pandemia di Covid-19. Facendo irrompere il virus in un tranquillo paese per mano di un re cattivo, magari, e poi affidando la salvezza della comunità a uno dei suoi fantastici e portentosi personaggi. Rodari è morto 40 anni fa, ma il 2020 è l’anno di una ricorrenza importante: è passato un secolo dalla nascita del giornalista, poeta e scrittore di Omegna, pilastro mondiale della letteratura per l’infanzia. Sarebbe stato “l’anno rodariano”, questo, ma l’emergenza sanitaria ha costretto i tanti eventi a fare i conti con limitazioni e annullamenti. In libreria, però, c’è una novità, forse il modo migliore per celebrare il genio di Rodari.

“Giacomo di cristallo e altre storie” è un volume della casa editrice molfettese La Meridiana, e traduce cinque testi di Rodari con i simboli. È la prima volta in Italia per un progetto del genere, pensato per permettere la lettura anche a chi non riesce a comprendere quella accessibile ai più, frutto di una convenzione di lettere e parole cui si associa un significato. Se a ogni parola si accompagna un’immagine, invece, il problema sparisce e si legge facilmente. «Il libro rientra nella collana “ Parimenti. Proprio perché cresco”, con la quale abbiamo già pubblicato il Diario di Anna Frank e Dracula – spiega Elvira Zaccagnino, direttrice di La Meridiana – Sono testi pensati per persone che hanno disabilità cognitive e linguistiche, che non riescono ad associare il suono alla parola, ma al simbolo».

 
A loro beneficio, allora, arriva una scrittura codificata attraverso i simboli, che valgono per ogni Paese e che sono un valido aiuto per superare difficoltà comunicative, e non solo: «L’esperienza di questi libri in simboli nasce nelle biblioteche, come quella di Brughiero, dove le bibliotecarie avevano tradotto testi di diverso tipo, messi poi in circolazione nel prestito universitario – continua Zaccagnino – Quando sono stati proposti a ragazzi che non avevano mai letto si è visto come questi ne fossero attratti. E funzionano moltissimo anche con gli stranieri, soprattutto con quelli che non conoscono la lingua italiana. Le case editrici hanno cominciato a interessarsi di questo settore quattro, cinque anni fa, pubblicando soprattutto inbook per bambini. La nostra è la prima collana pensata invece per gli adulti».

Per arrivare alla pubblicazione di “Giacomo di cristallo e altre storie” Zaccagnino ha voluto ricevere prima l’autorizzazione degli eredi di Gianni Rodari: «La moglie Maria Ferretti e la figlia Paola Rodari hanno dimostrato grande sensibilità e ci hanno concesso i diritti, hanno capito subito la portata del progetto » . Per renderlo concreto sono state coinvolte persone che vivono le disabilità cognitive, e che mettono la loro esperienza a disposizione degli altri: le storie che compongono l’inbook sono state scelte e tradotte da sei partecipanti del gruppo di lavoro Librarsi, laboratorio permanente di costruzione e produzione di libri accessibili della cooperativa Accaparlante di Bologna. Hanno lavorato per mesi alla riduzione delle favole e alla loro traduzione in simboli; ” Giacomo di cristallo e altre storie” doveva essere il nuovo titolo con cui La Meridiana di sarebbe presentata al Salone del libro di Torino, ma poi la pandemia ha scombinato i piani.

Esce adesso, quindi, in libreria e online (anche su edizionilameridiana. it; costo 15,50 euro) nel centenario della nascita di Gianni Rodari, e con le sue pagine ricche di caselle – nelle quali c’è il simbolo, ma anche la parola che rappresenta – intende ricordare una cosa fondamentale: che la lettura è un diritto universale, e non può conoscere intoppi.

Di conseguenza è universale il diritto alla letteratura, alla bellezza della scoperta dei grandi classici che diventa meraviglia, quando sono in grado di arrivare davvero a tutti sfruttando ogni canale disponibile, e quindi anche i simboli. « I traduttori hanno scelto storie che parlano meglio di accessibilità » , prosegue Zaccagnino, e il volume è pensato non tanto per i bambini, ma per i giovani adulti. Rodari lo avrebbe apprezzato, contento di vedere la sua “ Teresin che non cresceva” farsi spazio in un quadratino per aiutare la mamma ammalata, o “ Giacomo di cristallo” fare della sua trasparenza una forza capace di fermare un tiranno.

Fonte: repubblica.it

(la)