Disabilità sensoriali

Opera accessibile per ciechi e sordi: “Tocchiamo le vibrazioni della musica”

Il progetto d’avanguardia InclusivOpera permette ai disabili sensoriali di fruire delle tre rappresentazioni in programma attraverso supporti appositi e visite guidate. 

I partecipanti possono toccare i costumi, le scenografie e gli strumenti dell’orchestra. La coordinatrice Elena Di Giovanni: «Riusciamo a creare supporti utili a tutti gli spettatori per rendere gli appuntamenti veramente inclusivi». Suoni e scenografie dello Sferisterio per sordi e non vedenti. L’opera di Macerata si apre ai progetti di accessibilità per far vivere la magia della lirica ai disabili sensoriali di tutte le età.

Un progetto all’avanguardia in tutto il panorama italiano e non solo quello portato avanti dallo Sferisterio per cui la parola inclusione diventa uno dei motivi chiave utilizzata per guidare tanti aspetti della fruizione degli spettacoli. Per il dodicesimo anno consecutivo quindi il Mof metterà a disposizione delle audiodescrizioni in italiano di tutte le opere in cartellone, audio introduzioni in inglese, percorsi tattili riservati ai non vedenti, percorsi Lis per i non udenti alla scoperta del palcoscenico, del dietro le quinte, della sartoria, degli strumenti musicali.

La fruizione della musica passerà quindi per altri percorsi sensoriali, toccando i tessuti e le scenografie ad esempio per i non vedenti, o appoggiando la mano sugli strumenti mentre suonano per far capire le vibrazioni della musica ai non udenti. «Tra percorsi e serate abbiamo circa 350 disabili sensoriali che verranno allo Sferisterio da tutta Italia per usufruire di questo servizio – spiega la coordinatrice Elena Di Giovanni, docente dell’Università di Macerata – con noi collaborano le tante realtà coinvolte negli spettacoli, la Form, il coro, gli attori e il personale dello Sferisterio. Inoltre raccogliamo dei feedback per capire come poter migliorare nei prossimi anni». Di norma il terzo fine settimana della lirica (quest’anno il 2, 3, 4 agosto) coincide con il weekend accessibile dove gli ospiti potranno “mettere le mani” su tutte le componenti degli spettacoli: gli strumenti, le scenografie, i costumi. Oggi invece è stato inaugurato un percorso sperimentale guidato da due ragazze cieche alla scoperta della Carmen e i partecipanti hanno potuto incontrare la protagonista Irene Roberts. Il tour si è concluso con una delle due guide che si è esibita al pianoforte nelle arie più famose della Carmen.

«Tutto quello che riguarda l’inclusione poi in realtà può essere usato da ogni spettatore, non solo coloro che hanno disabilità – spiega il sovrintendente Luciano Messi – pensiamo ad esempio ai soprattitoli proiettati sulla parete dello Sferisterio. Ogni attenzione si trasforma poi in un servizio per gli spettatori aiutandoci anche a pensare nuove forme e nuovi strumenti per migliorare la fruizione delle opere e dell’intera città». Anche le audio-descrizioni si possono rivelare una fonte di informazioni preziosa per ogni spettatore: «Sono gli stessi registi a descriverci le loro scelte sceniche – conclude Elena Di Giovanni – questo aiuta a comprendere i dettagli che altrimenti potrebbero rimanere inaccessibili. Tutte le descrizioni sono poi disponibili sul sito internet e quindi facilmente consultabili». Nel 2018 il progetto InclusivOpera ha ottenuto il Premio Nazionale Inclusione 3.0. Tutti i percorsi sono gratuiti e disponibili per un massimo di 35 persone mentre i biglietti degli spettacoli sono disponibili a tariffa agevolata.

Fonte: cronachemaceratesi.it