Disabilità sensoriali

Le residenze sabaude in 3D: a Torino una nuova esperienza di visita

La realtà aumentata entra all’interno delle residenze sabaude torinesi. Da oggi, infatti, non sono più solo fisiche la visite alla Palazzina di Caccia di Stupinigi, allaReggia di Venaria, al Castello di Racconigi e alla Villa della Regina di Torino. Grazie a sensori 3D per la realtà virtuale, i visitatori hanno adesso la possibilità di vederle con altri occhi e rivivere gli spettacoli di teatro e danza che hanno avuto luogo al loro interno tra giugno e settembre 2018 nell’ambito del progetto Di Residenza in Residenza.

I quattro poli museali diventano così teatro di una nuova esperienza sensoriale grazie all’incontro tra la loro identità culturale e l’innovazione tecnologica, grazie al progetto Di Residenza in Residenza, ideato da Fondazione Piemonte dal Vivo con il contributo di Compagnia di San Paolo in collaborazione con l’Associazione Klug e Scavino, che rientra in un piano per fare circuito tra le varie residenze sabaude, un tassello per dare forza a un percorso coerente tra le varie residenze.

Ognuna delle residenze ha in dotazione due visori 3d, che possono essere utilizzati gratuitamente chiedendoli all’ingresso. Tramite di essi, il visitatore può guardare quattro video in realtà aumentata: filmati di breve durata ma di grande intensità, che permettono di rivivere l’esperienza degli spettacoli realizzati appositamente per il progetto e filmati con riprese digitali a 360° proprio per essere fruiti con la realtà virtuale.

Ecco quindi che si può rivivere il concerto Senza alterazioni dell’Isabel Trio nel sontuoso salone da ballo della Palazzina di Stupinigi,  guardandolo a tratti dal punto di vista del pianoforte o del violoncello. Oppure si può volteggiare nella sala delle feste a Villa della Regina alla fine dello spettacolo Tableaux Vivant insieme agli attori della compagnia Quinta Tinta. O ancora, si può assistere allo spettacolo di danza Perfect Broken del Balletto Teatro di Torino alla Reggia di Venaria. Infine, far parte del pubblico presente al Castello di Racconigi per Il castello cantato della compagnia Faber Teater con la partecipazione di Antonella Talamonti.

«Se le residenze reali rimangono musei, tradiscono il loro spirito originario di essere luoghi abitati – spiegaMatteo Negrin, direttore di Piemonte dal Vivo – e un luogo abitato ha un respiro diverso da un luogo visitato. Portare delle ‘residenze artistiche’ nelle residenze reali poteva restituire al visitatori un po’ di quello spirito originario della dimora reale come luogo di cultura viva».

Il 3d permette di ritrovarsi virtualmente all’interno dello spettacolo: viene così superato il limite del “qui e ora” di un evento irripetibile, spiega Negrin, «rendendo possibile la fruizione dello spazio di un evento anche in un momento successivo a quando è avvenuto, muovendosi nelle traiettorie tracciate dagli artisti».

fonte: www.mentelocale.it

P.C.