Disabilità sensoriali

Il cane guida? “Può entrare dovunque, per legge”

Il video di Blindsight project, realizzato dalla mamma di un ragazzo con disabilità e doppiato da suo figlio “sibling”, ricorda che i divieti di accesso non possono nulla, di fronte ai diritti di una persona cieca e del suo accompagnatore a quattro zampe.
ROMA – Anche un bambino lo sa, o almeno dovrebbe saperlo: il cane guida entra dappertutto, se deve accompagnare il suo padrone cieco. E nessuno deve permettersi di fermarlo. E proprio la voce di un bambino arriva a ricordarcelo, nel videospot realizzato qualche mese fa da Blidsight project, per rinfrescare la memoria su quanto impone, da oltre 40 anni, la legge n. 37/74. Per diffondere questa consapevolezza e questa “cultura”, si è celebrata ieri la Giornata nazionale del cane guida, perché tanto ancora resta da fare per fare pienamente spazio alla persona cieca al suo accompagnatore a quattro zampe. 

Nello spot di Blindisght project, realizzato da Pamela Pompei (che ne ha curato soggetto, sceneggiatura e regia) e illustrato da Daniela Mascaro, protagonista è il cane, che guida la persona disabile visiva in tanti luoghi aperti al pubblico, dove spesso ci si imbatte nell’ignoranza e l’arroganza di alcuni esercenti, che pretendono di vietare l’ingresso al cane. “Il cane guida entra ovunque gratis per legge n. 37/1974”, si legge nel cartello che apre il video. Poi, i disegni di Daniela Mascaro illustrano un cane sicuro perché tutelato da una legge dello Stato, che guida una donna cieca. I divieti di accesso spuntano come funghi sul loro percorso, furoi da locali pubblici come cinema e teatri, alberghi, palestre, parchi, ospedali, mezzi di trasporto. Ma i due vanno avanti, alteri e sicuri, finché, alla fine, il cane esclama: “Tranquilli, lei può entrare: sta con me!”

A questo punto, le immagini di Daniela Mascaro cesono il passo ai cartelli con gli articoli della legge, letti dalla voce di Adriano Venditti, figlio di Pamela Pompei. Un dato non solo anagrafico, ma di grande significato, dal momento che Pamela è la mamma, oltre che di Adriano, di un bambino con grave disabilità: Adriano, dunque, è un “sibling”, che già lo scoso anno, insieme alla mamma e con il Comitato disabilità Municio X, ha realizzato un video di grande impatto, “La lingua degli alieni”, dedicato alla condizione dei siblings.

“Nel frattempo Adriano, che ha 12 anni, è entrato nel database dei doppiatori italiani – ci rifersice Pamela Pompei – Abbiamo reazlizzato questo nuovo video, sollecitati da Laura Raffaelli, presidente di Blindsight Project – Come al solito, ho cercato, insieme alla mia amica disegnatrice Daniela Mascaro, una chiave ironica, che è quella che prediligo nel parlare di disabilità. Non mi piace buttare la disabilità in faccia, prefersico far riflettere attraverso il sorriso, non essere patetica p prolissa, ma in poche parole dire tanto in modo leggero.Sto cercando una forma espressiva attraverso la disabilità, per renderla magari non proprio arte, ma almeno apprezzata”. 

In questa “forma espressiva” Pamela crede molto, convinta che possa aiutare a sensibilizzare e a creare cultura della disabilità. “Stiamo preparando un nuovo video, con il comitato – ci anticipa – che presenteremo in anteprima il prossimo 15 dicembre a Cineland. CI sarà un personaggio di spicco, che però non voglio svelare. Posso dire però che non sarà un corto, ma un docufilm. E che parlerà dell’esperienza dei siblings, dai 5 ai 70 anni”.

fonte: www.redattoresociale.it

P.C.