Disabilità sensoriali

Retina artificiale in grafene?

Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) al Mondo ci sono oltre 250 milioni di persone che hanno seri problemi visivi.

Molte patologie danno problemi alla vista e sono sempre legate a malattie croniche dell’occhio.

A differenza malattie degli altri organi ed appparati, gli effetti deleteri della cecità e delle malattie oculari, possono essere sempre prevenuti o completamente annullati nell’80% dei casi.

Ancora oggi (nel 2018), vi è una reale impossibilità di diagnosi e cure mediche oculistiche nella maggior parte dei paesi più poveri del Mondo.

Dicevamo che  i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO)

indicano centinaia di milioni di persone con problemi visivi.

Alcuni studiosi hanno realizzato una nuova “retina “artificiale in grafene che potrebbe in un futuro molto prossimo modificare drasticamente questi dati così negativi.

Durante il recente Convegno dell’American Chemical Society (agosto 2018) , un team internazionale di ricercatori ha affermato di aver sviluppato, testato con successo e realizzato con il grafene la prima retina al mondo ultra sensibile e ultra sottile.

Il dispositivo protesico in grafene è davvero molto flessibile e può essere impiantato all’interno dell’occhio con relativa facilità.

Questa vera e propria rete in grafene è ricchissima di sensori e potrebbe essere usata anche per monitorare altri organi e apparati: come ad esempio l’attività cardiaca o il nostro cervello.

La retina artificiale in grafene imita perfettamente la retina umana,  contenendo veri e propri fotorecettori analoghi e del tutto simili ai coni e ai bastoncelli.

Gli impianti retinici artificiali in grafene sono stati utilizzati per bypassare il tessuto retinico danneggiato o malata (maculopatie, retinopatie,edemi retinici diabetici).

Il grafene è un materilae che si presenta molto duttile e di qualità molto superiore agli attuali dispositivi esistenti in silicio, che si presentano, invece, rigidi, piatti e fragili.

Inoltre la qualità di immagne della Retina artificiale in grafene è nettamente superiore alle protesi retiniche oggi in uso, che, purtroppo, riescono a dare solo immagini sfocate e distorte.

Questo ultimo modello di retina artificiale è stata creata con 

  • grafene, 
  • disolfuro di molibdeno
  • sottili strati di oro,
  • allumato di silicio

creando una vera fittissima e minuscola rete di sensori flessibile,

duttile, curva, e con una altissima densità di fotorecettori.

La retina artificiale in grafene si adatta così naturalmente alla forma della retina umana, senza mai creare disturbari di natura meccanica o punti di attrito e frizione.

Pensando al futuro: con questo tipo di rete di sensori in grafene, si potranno realizzare dei veri e propri tatuaggi elettronici (semmai impercettibili all’occhio umano) sulla pelle al fine di fornire ai medici costantemente informazioni sanitarie in tempo reale.

Fonte: medicitalia.it