Disabilità sensoriali

L’installazione napoletana di “Blind Vision” sbarca all’Onu

Da anni Annalaura di Luggo ha scelto l’iride come centro della sua ricerca artistica. Dopo aver ritratto migliaia di persone, dalle star di Hollywood ai senzatetto, dai politici ai detenuti, dai campioni dello sport alle persone con diversa abilità, ha scelto gli occhi dei non vedenti per scoprire il loro universo e rappresentare un mondo di percezioni alternative alla vista.
L’artista di Napoli ha presentato la sua esposizione “Blind Vision” alle Nazioni Unite, in occasione della Conferenza mondiale della disabilità, dove rimarrà fino al 15 giugno.

“Ogni essere umano è una creatura meravigliosa di Dio, ed io ho deciso di esplorarne la natura attraverso lo sguardo, indagando l’occhio che, per gli antichi, era lo specchio dell’anima. Io stessa amo definirmi un’esploratrice dell’anima”, ha spiegato Di Luggo all’inaugurazione dell’evento, organizzato dalla Rappresentanza Permanente italiana al Palazzo di Vetro.

“Blind Vision” è nato nel novembre 2016 dalla volontà dell’artista di esplorare l’universo di quelle persone che percepiscono il mondo con sensi alternativi alla vista. Non solo costituisce una ricerca artistica e sociale sulla percezione umana, ma si pone l’obiettivo di un’integrazione sociale e culturale di persone con diversa abilità visiva. Nell’installazione, realizzata con una speciale macchina fotografica da lei brevettata, gli occhi dei non vedenti si accompagnano a frammenti della loro vita.

Per Di Luggo, infatti, non si tratta solo di realizzare il ritratto dell’iride: la sua idea di fondo è quella di incontrare l’essere umano spogliato da ogni tipo di pregiudizio, con un approccio libero da schemi precostituiti che si strutturano automaticamente in rapporto alla posizione sociale, all’età, al sesso, alla religione. “Tutti siamo uguali perché esseri mortali – ha spiegato – ma siamo anche meravigliosamente diversi e irripetibili, ed ognuno può e deve diventare un’opera d’arte”.

“Annalaura racconta la loro storia umana scoprendo la loro individualità, contribuendo ad affermare i loro diritti umani e il loro pieno coinvolgimento nella società, in piena conformità con la CRPD e il tradizionale impegno italiano in questo campo”, ha detto l’ambasciatore Inigo Lambertini, vice rappresentante permanente all’Onu. Poi ha sottolineato che “l’impegno per i diritti delle persone con disabilità è uno dei cardini dell’attività internazionale dell’Italia nel campo dei diritti umani”. All’inaugurazione hanno partecipato anche due delle protagoniste, Roberta Cotronei e Matilde Lauria.

Fonte: repubblica.it