Disabilità sensoriali

Ipovisione e cecità, arriva “H4O”

Innovazione, co-progettazione, co-design, nuovo approccio educativo: sono questi gli elementi alla base di H4O – Hackathon for Ophthalmologyun percorso messo a punto per la prima volta in ambito oftalmologico con l’obiettivo di sviluppare progetti atti a migliorare la qualità della vita di persone ipovedenti e non vedenti.

L’iniziativa, promossa dalla Società Oftalmologica Italiana (SOI), dalla Fondazione Cottino e da Novartis, intende porre l’attenzione sull’ipovisione, condizione in costante crescita in Italia e nel mondo.

H4O – Hackathon for Ophthalmology parte dall’identificazione di necessità e bisogni attraverso osservazioni etnografiche e raccolta di dati all’interno di ospedali e centri di cura per l’ipovisione e la cecità con il coinvolgimento di medici, pazienti, familiari e operatori sanitari. “Partendo dalle difficoltà e dagli insuccessi che i pazienti affrontano quotidianamente, la Società Oftalmologica Italiana sostiene il progetto innovativo ad alta potenzialità H4O, consapevole di una partnership ‘non convenzionale’ rispetto il metodo di operatività tradizionale della comunità scientifica. L’obiettivo è preciso: fornire nuove soluzioni per la salvaguardia della vista a misura e nel rispetto delle persone”, dichiara Matteo Piovella, Presidente Società Oftalmologica Italiana (SOI).

H4O sarà presente al Congresso Nazionale SOI con il Design Thinking Lab, un laboratorio che coinvolgerà attivamente i partecipanti all’evento per identificare le priorità delle differenti patologie oftalmologiche. Il percorso si concluderà il secondo weekend di ottobre (12-14 ottobre 2018 presso la Fabbrica del Vapore di Milano) con l’Hackathon finale, una maratona ideativa che culminerà nella presentazione e produzione di soluzioni reali prototipate (concept, prodotti e servizi, etc.) con supporti digitali e dimensioni tecnologiche realmente applicabili, per rispondere ai bisogni e alle problematiche emerse durante la fase osservativa e terminerà con la proclamazione dei vincitori.

“Mettiamo sempre al centro del nostro operato i giovani e le nuove generazioni, cercando di trasmettere passione e promuovere quella che noi definiamo ‘cultura di impresa con un chiaro impatto sociale”, dichiara l’ing. Giovanni Cottino, Fondatore e Presidente della Fondazione Cottino. “Quest’anno siamo molto orgogliosi di sostenere H40, che con il premio Cottino Applico realizzato con SOI ci vede in prima linea nel campo oftalmologico. Crediamo nel talento dei partecipanti che aderiranno al progetto e nel favorire il dibattito sull’ipovisione attraverso una prospettiva globale del problema che coinvolga pazienti, utenti, medici e operatori sanitari”, conclude Cottino.

“Abbiamo voluto con convinzione promuovere il progetto H40 – Hackathon for Ophthalmology, perché da sempre crediamo nell’innovazione scientifica mirata a fornire soluzioni per migliorare la salute dei pazienti“, dichiara Giuseppe Pompilio, Franchise Head Oftalmologia di Novartis. “È fondamentale far emergere e sostenere le nuove idee e l’ecosistema italiano delle startup anche per trovare soluzioni in ambito oftalmologico che vadano incontro ai bisogni dei pazienti e di tutte le persone che operano nel mondo della salute”.

Il progetto è realizzato con la collaborazione dell’Università Milano Bicocca, del Polihub-Politecnico di Milano, ITIA-CNR, e il perfoming partner Sege. Tappa fondamentale del percorso è l’analisi e l’elaborazione dei dati condotta da studenti di diverse facoltà e dipartimenti, dell’Università degli Studi Bicocca, del Politecnico di Milano e di altri atenei. Per gli studenti è un percorso che permette di accrescere le loro capacità confrontandosi in un contesto multidisciplinare e che permette di acquisire le competenze trasversali molto spendibili nel mondo del lavoro attuale.
Per iscriversi al Progetto H4O, partecipando alle sue varie fasi, e all’Hackathon finale, è possibile consultare il sito www.h4omilano.it o inviare direttamente una mail all’indirizzo iscrizioni@h4o-milano.it. La partecipazione è gratuita, ma è necessario registrarsi.

Fonte: osservatoriomalattierare.com