Disabilità sensoriali

I ciechi possono leggere grazie agli occhiali d’invenzione israeliana

Un occhiale che consente ai ciechi di leggere. Il nuovo dispositivo elettronico, di invenzione israeliana, è stato presentato sabato scorso nell’annuale assemblea dei soci dell’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti (Uici) di Pesaro e Urbino, nella sede di Fano.

Un apparecchio che i non vedenti non troveranno nei tradizionali negozi di ottica: se sono interessati ad averlo, dovranno far richiesta direttamente all’Uici provinciale. Ideato per le persone non vedenti ed ipovedenti, dislessiche o con patologie significative che impediscono una corretta lettura dei messaggi, gli occhiali hanno il potere di trasformare le immagini in parole. Si tratta di un device che può essere appoggiato a qualunque tipo di occhiale.

“Quando parliamo di ‘occhiale che fa leggere i ciechi’ usiamo un’espressione un po’ provocatoria – ammette la presidente dell’Uici di Pesaro e Urbino, Maria Mencarini – , ma i nostri soci potranno provare questo rivoluzionario ausilio che, però, come tutti i nostri ausili, ha costi proibitivi: 4mila euro ad apparecchio. Entro la fine di maggio, nella nostra sede di via Rossi, faremo una dimostrazione per i curiosi che vorranno provarli e daremo loro tutte le informazioni”. L’occhiale, ideato dalla start up israeliana OrCam Technologies, legge, in tempo reale, testi stampati e in formato digitale su qualsiasi superficie, ma può captare anche la presenza di una persona e, una volta memorizzata in archivio, la riconosce istantaneamente. La camera è in grado di identificare prodotti di consumo, attraverso il codice a barre, così come colori e banconote.

Nel corso dell’assemblea, è stata poi premiata la classe 5a della scuola primaria Filippo Montesi di Fano. Che ha vinto il concorso “Da grande farò l’inventore”, aggiudicandosi il secondo premio per aver realizzato un gioco tattile per bambini ipovedenti: un puzzle dai cubi colorati, con zucchero e colla posizionati in rilievo. Mencarini ha poi sottolineato come, quest’anno, la 15esima edizione del “Premio Simonetti” sia stata conferita al dirigente del Job, Massimo Grandicelli e al responsabile collocamento disabili, Giancarlo Faillaci. “A fine 2017, abbiamo collocato al lavoro i nostri giovani disoccupati, grazie ad un protocollo con il centro per l’impiego di Pesaro”, la motivazione. Come ogni anno, in assemblea è stato presentato il consuntivo dell’attività del 2017: “La crisi degli ultimi anni ha aggravato la situazione dei disabili visivi e in genere – ha concluso Mencarini – ; per cui, la funzione della nostra associazione, è diventata sempre più sussidiaria dello Stato, pur nelle enormi difficoltà economiche”.

Fonte: ilrestodelcarlino.it